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Roma, 20 ottobre 2015

 

Roma ha iniziato il suo percorso verso lo sviluppo di una strategia resilienza lo scorso mese di gennaio. Il processo è strutturato in due fasi. Nella prima fase Roma Resiliente ha osservato e analizzato la città nel suo complesso, rilevandone i punti di forza e di debolezza sistemici, individuando gli shock e gli stress dei quali è oggetto e le tendenze di lungo periodo con le quali dovrà necessariamente confrontarsi se vuole diventare più resiliente.
Attività fondamentale della prima fase del processo è stata l’ingaggio e il coinvolgimento di stakeholder che nella loro qualità di portatori di particolari interessi, saperi ed esperienze potessero fornire pareri informati sulla città. Roma Resiliente ha coinvolto dunque questi stakeholder in diverse attività volte ad identificare in modo adeguato e partecipato le aree prioritarie di resilienza che saranno approfondite nella seconda fase del progetto.


Ecco alcune delle attività partecipative promosse da Roma Resiliente:

- Sei Seminari Partecipativi di Consultazione sulle priorità di resilienza di Roma, che hanno avuto come obiettivo quello di raccogliere le opinioni di una vasta platea di portatori di interesse rispetto alla città, ai rischi e alle opportunità che per essa si presentano, e rispetto alle azioni che già oggi la rendono resiliente. I workshop hanno coinvolto diversi stakeholder, da rappresentanti dell’amministrazione, a quelli del settore privato, a chi si occupa di integrazione e qualità della vita, al mondo associativo e della cittadinanza attiva, ad università ed enti di ricerca e hanno permesso a Roma Resiliente di ampliare e approfondire il suo sguardo sulla città, individuando legami e connessioni tra diversi fenomeni e problemi in una maniera fino ad oggi inedita. 

- Sei Focus Group sulle infrastrutture e gli asset critici della città di Roma e della sua Area Metropolitana. Le infrastrutture e gli asset critici rappresentano la colonna vertebrale delle città e sono, in quanto tali, vitali per il suo funzionamento. Capire a quali rischi tali infrastrutture sono esposte nel presente e nel futuro e prepararsi per affrontarli correttamente è un passo necessario per comprendere quali azioni di resilienza porre in essere in sede di sviluppo della strategia.
I Focus Group di Roma Resiliente hanno avuto come oggetto sia asset materiali e funzionali, come quelli relativi alla mobilità, alle telecomunicazioni e al ciclo delle acque, sia asset fondanti per l’identità e l’economia della città, come ad esempio il patrimonio artistico, culturale e naturale, sia asset immateriali come la sicurezza.
A partecipare ai focus group sono gestori di diversi beni e di servizi, enti di ricerca e rappresentanti dell’amministrazione cittadina, metropolitana e regionale.

- Un Seminario Partecipativo sul Ciclo Urbano delle Acque finalizzato a condividere un'agenda di problemi, opportunità e azioni sul tema del rapporto fra Roma e le sue acque – dalla gestione dei rischi al loro ruolo nell’ecosistema urbano fino alle opportunità di ricreazione e benessere urbano che queste rappresentano -  a cui sono intervenuti più di 50 stakeholder. Al seminario hanno partecipato anche le amministrazioni comunali delle città di Rotterdam (Olanda), Copenhagen (Danimarca) e New Orleans (Stati Uniti).

- Una consultazione pubblica attraverso la quale i cittadini hanno avuto l’opportunità di esprimersi sui punti di forza e i punti di debolezza della città e sulle azioni che secondo loro rendono già oggi più resiliente la città. Il questionario è stato diffuso in rete nei mesi di giugno e luglio, e sui giornali gratuiti disponibili nelle stazioni ferroviarie e della metropolitana di Roma per 3 giorni nel mese di giugno, e ha raggiunto più di 1500 compilazioni.

- Diversi eventi pubblici che hanno visto la partecipazione di esperti nazionali ed internazionali su temi rilevanza per lo sviluppo della strategia quali le politiche del cibo, gli impatti dei cambiamenti climatici sull’ambiente urbano, la governance della resilienza e della sostenibilità, le strategie di gestione integrata delle infrastrutture critiche.

- Inoltre, il 13 luglio 2015 si è tenuto il Seminario Conclusivo della prima fase del progetto Roma Resiliente, durante i quali i risultati preliminari raccolti attraverso la campagna di ingaggio e coinvolgimento degli stakeholder sono stati presentati. Alla fine del seminario, si è tenuto un incontro aperto al pubblico dal titolo “Roma, al futuro. Verso la definizione delle aree prioritarie della strategia di resilienza di Roma Capitale” durante il quale gli assessori di Roma Capitale alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo, a Roma Produttiva e Città Metropolitana Marta Leonori, all'Ambiente e Rifiuti Estella Marino, il Delegato alla Pianificazione Strategica e Territoriale e Bilancio della Città Metropolitana di Roma Capitale Giovanni Paris e il Direttore per l’Europa e il Medio Oriente di 100 Resilient Cities Cristiana Fragola hanno discusso delle opportunità di resilienza per la città.   

I risultati di tutte queste attività confluiranno nel documento conclusivo di questa prima fase del progetto Roma Resiliente, ovvero la “Valutazione Preliminare di Resilienza” che individuerà le priorità su cui si concentrerà lo sviluppo della strategia di resilienza a partire dal mese di Novembre.