L’osservazione dei cantieri, si sa, è il passatempo preferito dei pensionati, gli umarèll: li studiano, li seguono, verificano, commentano, si appassionano.
Proprio come è successo al nostro collega Angelo La Rocca, che ha lasciato il Dipartimento nel 2020, dedicandosi a tempo pieno alla sua passione di sempre, la fotografia. Da allora, con le sue fotocamere e i suoi droni, gira l’Italia documentando il lavoro di costruzione di strade, ponti, viadotti e gallerie per certificare l’evolversi dell’infrastruttura fino al suo completamento.
Il suo non è un passatempo, però, ma un lavoro a tutto tondo che richiede molta energia, inventiva, competenza e un occhio allenato a cogliere la peculiarità e le dinamiche di ogni ambiente.
E da questa osservazione delle forme, delle figure, dei movimenti nascono le immagini stranianti e misteriose che Angelo propone al nostro sguardo nella mostra in corso presso il Centro Culturale La Camera Verde.
Riflessi, scomposizioni, trame, pareidolie che raccontano non più l’insieme ma il dettaglio, non lo documentano ma lo reinterpretano, donandogli una nuova identità e una nuova storia, giocando con la luce e i colori con freschezza e maestria. Il cemento e l’acciaio perdono la loro rigidità, si fanno malleabili, i vetri diventano specchi, le prospettive si fanno audaci e a tratti improbabili, creando frammenti di sorprendente bellezza.
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Fino all’8 giugno 2024
Centro Culturale La Camera Verde
Via Giovanni Miani n.20
Tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 17.00 alle ore 21.00
Ingresso gratuito