lo staff dell'assessorato

 

Roma è tornata quest’anno al MIPIM di Cannes, “The Global Urban Festival”, il principale evento internazionale nel settore immobiliare, con un’area espositiva di 200 mq, per presentare agli attori internazionali i principali progetti urbanistici in essere e in particolare gli interventi degli investitori privati che confermano quanto la città sia diventata attrattiva a livello globale nell’ambito del real estate.


Un evento la cui preparazione ha significato mesi di lavoro per i colleghi dell’Assessorato coinvolti nella scelta dei materiali, nella programmazione degli incontri, dei talk e dei workshop, nell’allestimento dello stand e infine nella partecipazione ai quattro giorni della kermesse. Tra di loro Fabiana Ferraro, che ne racconta alcuni divertenti retroscena.


“Anziché atterrare, a Cannes siamo praticamente sbarcati. Siamo arrivati il lunedì pomeriggio e da allora ha piovuto, ha piovuto, ha piovuto. Interrottamente. Scesi dal treno che da Antibes dov’era l’albergo ci portava alla fiera abbiamo tirato giù i remi e siamo andati verso lo stand, dove siamo arrivati con i pantaloni bagnati fino a metà gamba e le scarpe zuppe, che non si sono asciugate neanche dopo una notte sotto al termosifone."

 

MIPIM stand


"Io mi sono occupata dell’organizzazione e dello svolgimento dei workshop, ne abbiamo fatti dieci in quattro giorni, ognuno con quattro o cinque relatori, nel corso dei quali gli operatori immobiliari illustravano i loro interventi, tutti sempre in inglese. C’è stato un gran viavai, tra relatori, pubblico e slide… sì anche di slide, perché nonostante sia stato dato un giorno ultimo per la consegna dei materiali, ovviamente ci sono stati improvvisi cambi delle scalette e degli stessi materiali di proiezione che hanno portato a una rimodulazione delle tempistiche.


Il moderatore si è anche stupito di come in tutta quella confusione io sia riuscita a mantenere la calma: ma tanto agitandomi avrei solo perso tempo, e comunque per chi come me è abituato a gestire due figlie preadolescenti, un marito e un cane, mantenere la calma è essenziale.


Un ritmo serrato, tanto che -con tutta quell’acqua che ci pioveva intorno- evitavamo di bere quella a disposizione nel buffet, per non essere costretti poi ad allontanarci dallo stand, che non potevamo abbandonare neanche per andare in bagno. Risultato? Ritornati in patria zuppi fuori, ma disidratati dentro!


Di Cannes ho visto solo l’aeroporto, l’albergo e la stazione di Antibes, che è grande più o meno come il bar di Palombini, dove siamo rimasti bloccati due ore e mezzo per un guasto sulla linea.
Facevo colazione in camera con latte e biscotti comprati al supermercato e la moka portata da casa, perché i prezzi sono esorbitanti e il budget a nostra disposizione non permetteva trasgressioni.
La sera cenavamo ad Antibes, e Staffieri ancora non ci perdona di averlo portato il primo giorno a mangiare hamburger in un pub inglese. La cucina locale non è malissimo, la cosa più buona che ho mangiato è stata una tartare, per il resto peperoni, tanti peperoni in ogni piatto e burro à gogo."

 

un gruppo di donne

 

"È stata comunque un’esperienza interessante, che mi ha permesso di vedere Roma “con gli occhi degli altri”. Dall’interno, noi qui negli uffici, vediamo spesso i singoli progetti, ma abbiamo della città una visione frammentata diversa da quella che abbiamo presentato a Cannes.


Stancante, come tutte le fiere, ma è stato anche bello viverla con i colleghi con cui si riesce sempre anche a divertirsi. Come l’ultimo giorno, quando ormai partiti il Sindaco e l’Assessore, quando l’afflusso è ormai calato di molto, siamo finalmente usciti dal nostro stand per andare a visitare quelli degli altri espositori -che sono 2400 provenienti da oltre 80 Paesi- e approfittarne per fare razzia dei gadget rimasti, ce ne sono in tutti i padiglioni, così da portare un regalino a chi ci aspetta a Roma. Ridendo come matti.


Allo stand di Miami ho trovato dei gonfiabili a forma di fenicottero e sono riuscita a prenderne due che le mie figlie hanno adorato e che adesso colorano la loro cameretta."

 

fenicotteri gonfiabili

 

 

 

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