Una cornice più che appropriata quella della Centrale Montemartini -stabilimento termoelettrico del 1912, riconvertito in museo nel 1997- per ospitare 150 fotografie, video storici e testi inediti su otto esempi di "architetture inabitabili" italiane. Luoghi iconici che segnano e connotano il territorio in cui si inseriscono, spazi disegnati per essere usati, frequentati, vissuti, ma mai abitati.
Come il Gazometro di Roma, splendido reperto di archeologia industriale che dista dalla Centrale poche centinaia di metri, o il Lingotto di Torino, che un tempo ospitava la fabbrica della FIAT, o il Cretto di Gibellina, di Alberto Burri, realizzato sulle macerie della città distrutta nel terremoto del Belice del 1968. E ancora il Memoriale Brion ad Altivole, progettato dall’architetto Carlo Scarpa, la Torre Branca a Milano, progettata da Giò Ponti, gli Ex Seccatoi di Città di Castello, che nel 1966 ospitarono i libri alluvionati di Firenze il campanile semisommerso di Curon, nel lago di Resia in Trentino-Alto Adige e a chiudere i Palmenti di Pietragalla, un'architettura rupestre composta da oltre duecento costruzioni disposte su diverse quote, un tempo utilizzate come laboratori per la produzione del vino.
Fotografie e filmati provengono in buona parte dall'Archivio Luce e da altri archivi di istituzioni prestigiose. Ma tra le immagini in mostra ci sono anche le foto di grandi autori italiani, come Gianni Berengo Gardin e Guido Guidi, e internazionali, fra cui Mark Power e Steve McCurry. Appositamente realizzati per la mostra sono gli scatti di Francesco Jodice e Silvia Camporesi, da cui è tratta anche la copertina di catalogo. Quest’ultimo, edito da Archivio Luce Cinecittà con Marsilio Arte, contiene testi inediti di otto scrittori, fra cui Edoardo Albinati, Gianni Biondillo e Tiziano Scarpa.
Centrale Montemartini
Via Ostiense 106
dal martedì alla domenica 9.00-19.00
fino al 5 maggio 2024