nati per leggere

 

 

I primi anni di vita sono fondamentali per la salute e lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per tutta la vita adulta.

Su questa consapevolezza si innesta Nati per Leggere, un programma nazionale di promozione della lettura rivolto alle famiglie con bambini in età prescolare, promosso dall’Associazione Culturale Pediatri, dall’Associazione Italiana Biblioteche e dal CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus, nato ad Assisi, nel novembre 1999, nell'ambito di un congresso nazionale dell'Associazione Culturale Pediatri.
Il programma è attivo su tutto il territorio nazionale con circa 800 progetti locali che coinvolgono più di 2000 comuni italiani. I progetti locali sono promossi da bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato.

E tra i volontari c’è Elena, che lavora nello staff dell’Assessore, che anni fa, in un periodo di disoccupazione, con giornate vuote da riempire e a cui dare un senso, si è avvicinata alle biblioteche di Roma e ha scoperto un gruppo che all'interno nella biblioteca di Villa Leopardi si dedicava alla lettura degli albi illustrati per i bambini suddivisi in diverse fasce d'età, a partire addirittura dagli 8-9 mesi, da quando in realtà i libri vengono utilizzati per essere “assaggiati” e non per essere letti.


All’inizio ha partecipato alle attività come volontaria, senza nessuna formazione specifica se non quella della pratica, sperimentando in primis con i suoi figli, che oggi hanno 10 e 13 anni. Poi dopo un paio d'anni ha frequentato uno specifico corso di formazione nella biblioteca di Corviale affidato al  CSB - Centro Salute del Bambino conseguendo un attestato che abilita ad operare sul territorio nei presidi del Programma NpL, che possono essere istituiti presso biblioteche, sale d’attesa degli ambulatori pediatrici, reparti di pediatria ospedalieri, punti vaccinali, consultori, nidi e scuole dell’infanzia, all’aperto e in qualsiasi posto in cui si possa creare un angolo adatto ad accogliere i bambini insieme ai loro genitori.


I libri più difficili, racconta Elena, sono i silent book, i libri senza parole, basati esclusivamente sulla sequenza di immagini, illustrazioni o fotografie, pensati per lasciar “leggere” il bambino e accompagnarlo nella formulazione di una storia, stimolarlo a notare certi dettagli, a soffermarsi su alcuni particolari, invitarlo a dare la sua interpretazione, a parlare.


Per approfondire:
https://www.natiperleggere.it/index.html


Nota: Il logo di Nati per leggere è stato realizzato e donato al programma da Altan nel 2000

 

 

 


Questo è uno spazio in cui segnalare iniziative promosse, auto-organizzate o da organizzare, o presentare progetti volti a migliore il processo di lavoro.

Come inviare le proposte:
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