Il Piano Regolatore Generale del Comune di Roma, approvato nel 1965 con Decreto del presidente della Repubblica, è stato nel corso degli anni modificato e integrato con varianti generali e specifiche: per adeguarne le previsioni alle disposizioni legislative nazionali e regionali nel frattempo intervenute, e per agevolare il recupero urbanistico e la realizzazione di opere pubbliche.

Con il Piano delle Certezze, variante generale di PRG approvata nel 1997, si è concretamente avviato il processo di costruzione del nuovo Piano Regolatore della città definendone contenuti e modalità di intervento, sia per il sistema storico-ambientale, cioè le aree non trasformabili riconducibili al complesso dei parchi e dell’agro romano, sia per la parte consolidata della città, rendendo al tempo stesso evidente quella parte del territorio, definita come la città da completare e trasformare, per la quale sono rimaste in vigore le previsioni e le normative del vigente Piano Regolatore Generale oggetto della redazione definitiva del nuovo Piano Urbanistico della città.

La redazione del nuovo Piano Regolatore, adottato nel 2003 dal Consiglio comunale con la Delibera 33 è stata impostata su alcuni criteri significativi:

  1. l’assunzione del principio della sostenibilità
  2. la creazione di un quadro di riferimento strutturale costituito dal sistema storico-ambientale, dal sistema della nuova mobilità su ferro e su gomma e dalla nuova organizzazione del sistema insediativo basata su un modello policentrico
  3. la priorità della riqualificazione dei tessuti edilizi esistenti
  4. la semplificazione e lo snellimento delle procedure nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza
  5. la costruzione di un piano aperto alla prospettiva della costituzione della città metropolitana.

 

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