U.O. Riqualificazione di Ambito - Qualità

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Il progetto "Smart Mature Resilience" promosso da diversi centri di ricerca europei –Università di Adger (Norvegia), Università di Strathclyde (Regno Unito), Università di Linkopings (Svezia), Iclei (Germania), Deutsches Institut für Normung (Germania)- in partenariato con sette città del continente  -Kristiansand (Norvegia), Donostia-San Sebastiàn (Spagna), Glasgow (Regno Unito), Vejle (Danimarca), Bristol (Regno Unito), Roma Capitale, Riga (Lettonia)– è stato selezionato fra quelli vincitori nell’ambito di una Call del programma Horizon 2020.
Per Roma, che fa parte del network insieme ad altre città membre di 100 Resilient Cities, si tratta di un’ulteriore opportunità di rafforzamento del lavoro promosso da Roma Resiliente.

Horizon 2020 è il Programma Quadro dell’UE per la Ricerca e l’Innovazione, il più grande mai realizzato finora. Sono infatti stati messi a disposizione circa 80 miliardi di euro di finanziamenti per il settennio dal 2014 al 2020, ai quali si sommeranno ulteriori investimenti nazionali.
L’investimento in Ricerca e Innovazione è al centro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: il programma mira allo sviluppo di innovazioni che siano immediatamente trasferibili negli ambiti della vita economica e sociale –e quindi urbana– dell'Unione.


Questa spinta all'innovazione riguarda anche una delle sfide più rilevanti indicate dalle istituzioni europee, quella della resilienza. Horizon 2020 su questi temi ha previsto nuove linee di finanziamento. Il progetto Smart Mature Resilience –SMR, questo l’acronimo– s’inquadra all'interno della priorità d'investimento Horizon 2020, DRS-7-2014: “Disaster-resilience”, salvaguardia e sicurezza, lotta al cambio climatico e azioni operative per la resilienza.
SMR punta a sviluppare strumenti utili ai governi locali per accrescere la resilienza delle città rispetto alle sfide ambientali e sociali del ventunesimo secolo. L’attenzione, in particolare, è riservata all’elaborazione di indicatori che sostengano le città nella valutazione di quanto siano oggi  effettivamente resilienti a queste sfide.
Per Roma Resiliente si tratta di una grande opportunità per rafforzare le azioni che si proporranno attraverso la costruzione di indicatori che possano valutarne l’efficacia e la pertinenza.


Approfondimenti:

- Workshop di Roma - 22-25 febbraio 2016


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Le città europee devono affrontare un sempre più frequente numero di rischi e shock dovuti ai cambiamenti climatici, ma anche alle dinamiche sociali, quali il cambiamento demografico e l'invecchiamento della popolazione.

Dal 22 al 25 febbraio si è svolto a Roma il workshop internazionale del progetto europeo H2020 Smart Mature Resilience - SMR che vede la Città di Roma, attraverso la U.O. Riqualificazione di Ambito – Qualità (Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, con il supporto della società in-house Risorse per Roma) partner di un consorzio di cui fanno parte Donostia-San Sebastian (Spagna), Bristol (Regno Unito), Glasgow (Regno Unito), Kristiansand (Norvegia), Riga (Lettonia) e Vejle (Danimarca).

Alle città si uniscono i partner scientifici: docenti e ricercatori altamente qualificati e impegnati sul tema della resilienza urbana, provenienti da illustri istituti quali ICLEI e DIN (Germania) e le Università di Tecnun della Navarra, capofila di progetto, (Spagna), Università di Agder (Norvegia), Linkoping (Svezia), e Glasgow-Strathclyde (Regno Unito).

SMR si propone di sostenere le città d’Europa nel diventare più resilienti alle sfide economiche, sociali e climatiche di un mondo sempre più globalizzato, turbolento ed imprevedibile.

Tutti i partner sono chiamati a sostenere le politiche e la valutazione dei rischi a favore della resilienza attraverso un progetto di cooperazione altamente innovativo finanziato dal Programma europeo Horizon 2020.

I temi centrali del workshop internazionale di Roma sono stati quelli della resilienza sociale, ossia la capacità di cui si devono necessariamente dotare le comunità urbane per adattarsi, riorganizzarsi e crescere in risposta a qualsiasi possibile crisi o emergenza.

Il primo giorno, nella prestigiosa sede di Palazzo Braschi, è stata presentata l’esperienza di Roma, grazie al fondamentale contributo di esperti attivi nella città e provenienti dalla Protezione Civile, dal Dipartimento Politiche Sociali di Roma, dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, dall’Università di Roma 3, dall’ENEA, dalle associazioni come Caritas e Comunità di S.Egidio. E’ stata una utile ed importante occasione in cui diversi uffici competenti in materia di resilienza si sono incontrati e hanno condiviso conoscenze e know-how in un contesto internazionale. Questo ha consentito di comprovare l’importanza di un progetto europeo di cooperazione quale Horizon 2020, il quale ha dimostrato di essere un’opportunità unica per promuovere scambi di esperienze e nuove sinergie per migliorare le politiche e le azioni delle città dell’Unione europea.

Il secondo giorno è stato l’occasione per un laboratorio coordinato dai rappresentanti dell’Università di Strathclyde: i circa 30 ospiti internazionali, insieme agli esperti romani coinvolti, lavorando in piccoli gruppi, hanno contribuito a sviluppare scenari condivisi, proiettati in tempo reale su uno schermo gigante, che mostrava i diversi rischi individuati, associati ai problemi sociali da affrontare nelle nostre città affinché esse possano essere resilienti; quali le conseguenze, quali politiche da implementare per mitigare i rischi, ecc.

Il terzo giorno si è svolto nella Casa della Città del Quartiere Ostiense, la “casa di vetro” dove si favoriscono il dialogo, il confronto e la comunicazione con i cittadini. I partner hanno lavorato insieme per mettere in luce quali sono le azioni e le politiche che le città hanno già attuato e/o hanno in programma di realizzare a proposito dei problemi della resilienza sociale, quali le capacità organizzative e competenze di cui dovrebbero dotarsi e quali gli ostacoli e le difficoltà da superare.

Il quarto giorno è stato il momento della valutazione del lavoro dei workshop svolti: i workshop hanno permesso di mettere in luce concetti condivisi della resilienza a livello europeo, sia in termini teorici sia pratici, ora attraverso l’integrazione delle esperienze scientifiche delle università coinvolte, ora attraverso quelle applicate e pratiche delle città partner; città queste che si sono messe in gioco confrontandosi su sfide e azioni future comuni.

Il prossimo appuntamento di laboratorio europeo è previsto in Norvegia a settembre.

 

 


English version

European cities are facing an increasing number of risks and shocks due to climate change and social dynamics, such as demographic change and aging of the population.

The International Workshop of the European project H2020 Smart Mature Resilience - SMR took place in Rome on 22-25 February 2016. The City of Rome, through the Unit Riqualificazione di Ambito – Qualità (Department of Urban Planning), and the support of the in-house company Risorse per Roma, is partner of the consortium which includes Donostia-San Sebastian (Spain), Bristol (UK), Glasgow (UK), Kristiansand (Norway), Riga (Latvia) and Vejle (Denmark).

The scientific partners of the project are: professors and highly qualified researchers committed to urban resilience from distinguished institutions such as ICLEI and DIN (Germany), the University of Tecnun of Navarra, the project leader, (Spain), University of Agder (Norway), Linkoping (Sweden), and Glasgow-Strathclyde (United Kingdom).
SMR aims to support European cities in becoming more resilient to the economic, social and climate  challenges of an increasingly globalized, turbulent and unpredictable world.

All partners are called upon to support the policies and risk assessment in favor of resilience through a highly innovative cooperation project funded by the European Horizon 2020 program.

The core themes of the Rome International Workshop were related to social resilience, ie the necessary capacity of urban communities to adapt, reorganize themselves and grow in response to any possible crisis or emergency.

The first day, in the prestigious Palazzo Braschi, was dedicated to the presentation of the experience of Rome, thanks to the fundamental contribution of experts active in the city: the Civil Protection Office, the Department of Social Affairs of Rome, the Department of Epidemiology of the Lazio Region, the University of Roma 3, ENEA and associations such as Caritas and the Community of St. Egidio.

It was a useful and important occasion in which different offices competent in resilience shared knowledge and know-how in an international context. This allowed to demonstrate the importance of a European cooperation program such as Horizon 2020, which has proven to be a unique opportunity to promote the exchange of experience and new synergies to improve the policies and actions of the EU cities.

The second day was an opportunity for a coordinated laboratory by representatives of the University of Strathclyde: approximately 30 international guests, together with the Roman experts involved, working in small groups, helped to develop shared scenarios projected in real time on a screen which showed the different risks identified, associated with the social challenges faced by our cities in order to be resilient; the consequences; the policies to be implemented to mitigate the risks, etc.

The third day was held in the Casa della Città in the Ostiense district, the "glass house" where dialogue and communication with citizens are promoted. The partners worked together to bring to light what are the actions and policies that cities have already implemented and / or are planning to implement in terms of social resilience,  which are the organizational skills and capacities to acquire and which are the obstacles and difficulties to overcome.

The fourth day was dedicated to the evaluation of the workshops held throughout the project: they have allowed to highlight shared concepts of resilience at European level, both in theoretical and practical terms, through the integration of the scientific experience of the universities involved and the experiences of the partner cities; cities which have put themselves on the line in facing common challenges and future actions.

The next European laboratory will take place next September in Norway.

 

 

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Roma, 28 giugno 2016

 


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progettoflaminio-logoAttraverso il concorso internazionale di progettazione urbanistica bandito il 22 dicembre 2014 da CDP Investimenti Sgr, e grazie all’accordo raggiunto con l’Amministrazione Comunale, si è inteso affrontare la rigenerazione e lo sviluppo di una parte significativa della città, già oggetto di un intenso processo di trasformazione.

Ai margini della città storica, l’area del concorso si estende per 5 ettari ed è definita da importanti opere architettoniche del XX secolo (il Foro Italico, il Villaggio Olimpico, il Parco della Musica, il Museo MAXXI) che descrivono il contesto da cui partire per la costruzione di questo nuovo brano di città.

Il concorso prevedeva la progettazione di residenze, strutture commerciali e spazi pubblici nell’area che ospiterà la futura Città della Scienza, attraverso la selezione di 6 gruppi finalisti, tra i quali scegliere il vincitore.

Il concorso internazionale per la redazione del masterplan riguardante il quartiere Città della Scienza si è concluso il 24 giugno 2015. Lo studio 015 di Paola Viganò, vincitore del concorso, è stato incaricato della redazione del piano di recupero, sulla base del masterplan.

Per garantire la conoscenza dei contenuti qualificanti del piano di recupero, l'Assessorato alla Trasformazione Urbana e il Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica hanno avviato il 4 agosto 2015 la prima fase del processo partecipativo.

 

Approfondimenti:
- Bando di concorso (F.to Pdf - Kb 635)
- Progetto Flaminio - Concorso internazionale di progettazione per il Quartiere della Città della Scienza - Relazione (f.to Pdf - Mb 16,25)
- Sito Internet www.progettoflaminio.it
- Piano di recupero del Quartiere Città della Scienza. Processo partecipativo


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Grande Raccordo Anulare (GRA) - Complanari e relative connessioni infra-extra GRA tra le uscite n. 18 via Casilina e n. 17 Tor Bella Monaca (km 34,990 - 38,040)

 

 

Autorizzazione progetto definitivo:
1)    Intesa Stato – Regione per l’accertamento della conformità urbanistica ai sensi del DPR 616/77, come modificato dal DPR 383/94 o convocazione della conferenza di servizi;
2)    Verifica del recepimento delle prescrizioni applicabili alla presente fase progettuale in accordo con il provvedimento di esclusione dalla procedura VIA del 23.2.22012;
3)    Controlli sulla sicurezza stradale ai sensi del D.Lgs. 35/2011;
4)    Nulla osta in materia archeologica e paesaggistica per la realizzazione di opere.

 

Trasmissione provvedimento di intesa

L’intervento in argomento riguarda il potenziamento delle viabilità complanari e delle connessioni al GRA, in un tratto di circa 3,00 km tra la via Casilina e lo svincolo di Tor Bella Monaca (km 34,990 - 38,040) ed interessa il territorio del Comune di Roma. Prevede la realizzazione di un sistema di viabilità di sviluppo complessivo pari a circa km 9,5 che, fornendo continuità alle complanari al GRA già presenti in corrispondenza dello svincolo Prenestina, lo prolunga fino allo svincolo Casilina.
Il collegamento tra la viabilità urbana dell’area qualificata di Torrenova e la viabilità all’interno del GRA è realizzato mediante un nuovo asse stradale che sottopassa il GRA e collega le due rotatorie poste all’estremità di tale ramo.

 

La sezione tipo della complanare in progetto è costituita da 2 corsie di marcia da m 3,50, oltre alle banchine in destra e sinistra, per una larghezza complessiva pari a m 8,75. Esistono inoltre alcuni tratti di complanare ad unica corsia, dove la sezione tipo presenta una larghezza minima pavimentata pari a m 5,5.
Il progetto prevede le seguenti opere d’arte maggiori:
1)    3 cavalcavia che sovrappassano il GRA;
2)    1 sottovia di attraversamento del GRA;
3)    4 sottovia/ponticelli sulla viabilità interpoderale e su fossi idraulici.

 

Trattandosi di opera di interesse statale (DPR 383/94), la competenza per la procedura è del Provveditorato Interregionale per le OO.PP per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna che ha convocato, con nota n. 1903 di prot. 534 del 25.09.2014, apposita Conferenza di Servizi per il giorno 13.10.2014.
IL Provvedimento d’Intesa Stato – Regione Lazio emesso dal Provveditorato è stato trasmesso con nota n. 2184 di prot. 534 del 3.09.2015.

 


Data

3 settembre 2015


Amministrazione proponente

Amministrazione proponente: ANAS S.p.A.


Documenti scaricabili

- Provvedimento di raggiunta intesa (f.to Pdf - Mb 7,72)

 

 

 


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tutur-icoTUTUR è un progetto pilota europeo che ha come obiettivo lo sviluppo di uno strumento normativo per permettere e promuovere l'utilizzo temporaneo di edifici abbandonati, snellendo il processo burocratico e aprendo a nuovi modelli di sperimentazione. Il progetto vede coinvolto il Comune di Roma, di Brema e di Alba Iulia.

Presentato a Roma presso il MACRO il 26 giugno 2014, il progetto Europeo TUTUR  - Temporary Uses as a Tool for Urban Regeneration (Usi temporanei come strumento di rigenerazione urbana), del quale Roma Capitale stata è capofila, si proponeva di sperimentare usi urbani temporanei di edifici e spazi dismessi, in particolare per la valorizzazione del patrimonio pubblico inutilizzato e sottoutilizzato, a partire da un modello di riutilizzo temporaneo di immobili abbandonati - lo Zwischen Zeit Zentrale - adottato da Brema.

Il progetto è stato interamente finanziato con Fondi della Comunità Europea sul programma URBACT con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo di uno strumento normativo per permettere e promuovere l'utilizzo temporaneo di edifici e spazi dismessi e abbandonati, snellendo il processo burocratico e aprendo a nuovi modelli di sperimentazione.


Approfondimenti:

Tutur Final Report (f.to Pdf - Mb 14,69)
Usi temporanei di siti dismessi - Vademecum (f.to Pdf - Mb 1,7)

Tutur, dal viadotto al mercato (articolo dal sito Cittalia - Fondazione ANCI Ricerche)

Presentazione al Macro (26 giugno 2014)


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