foto aerea guido reniDescrizione

L’ex caserma Guido Reni, situata nel Municipio II di Roma, quartiere Flaminio, diventerà la sede della Città della Scienza. È quanto ha deciso Roma Capitale che ha lavorato per realizzare questo importante progetto con l’obiettivo di cambiare il volto di un intero quartiere, offrire nuovi servizi ai cittadini e mettere a disposizione della città una struttura che vuole essere un contributo alla sua crescita economica, sociale e culturale.
La trasformazione riguarderà un’area di circa 51mila metri quadri, sui quali si prevede di edificare 72mila metri quadri di nuovi edifici. La Città della Scienza occuperà 27mila metri quadri; la restante parte sarà destinata alla realizzazione di 70 alloggi sociali (6000 metri quadri), 200 residenze private (29mila metri quadri), spazi commerciali (5mila metri quadri), strutture ricettive (5mila metri quadri) e attrezzature pubbliche per il quartiere.

Il progetto nasce dalla collaborazione fra due soggetti istituzionali: Roma Capitale e MEF-Agenzia del Demanio e coinvolge il Fondo immobiliare gestito dalla Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR. La realizzazione della Città della Scienza e dei servizi pubblici annessi, sarà possibile grazie alla messa in valore dell’area, che consentirà di reperire le risorse necessarie per il completamento degli interventi previsti, senza costi aggiuntivi per l’Amministrazione Comunale.

Il primo passo per l’avvio del progetto è stato la revoca della delibera 8 del 28-29 ottobre del 2010 attraverso la quale si intendeva dare attuazione al Protocollo d’Intesa fra il Comune di Roma e il Ministero della Difesa firmato il 4 giugno del 2010. L’accordo che prevedeva la valorizzazione di 15 caserme della Capitale, nascondeva il trasferimento di 550 milioni di euro da parte dello Stato al bilancio di Roma Capitale. Com’è noto il Protocollo, però, alla sua scadenza luglio 2011 (1 anno dalla sottoscrizione) non è stato più rinnovato.

L’attuale Giunta Capitolina, con la memoria approvata il 25 settembre 2013, ha successivamente formulato l’obiettivo di restituire una finalità pubblica all’intervento prevedendo, oltre alla realizzazione della Città della Scienza, la presenza di alloggi sociali pari al 20% della quota residenziale e servizi pubblici per il quartiere. Dopo un serrato confronto con l’Agenzia del Demanio e con l’acquirente, Cassa Depositi e Prestiti Investimenti SGR, Roma Capitale ha approvato in Giunta, il 27 dicembre 2013, la relativa variante urbanistica. In 3 mesi, dunque, il progetto ha quasi interamente completato il suo iter amministrativo. Ora Roma Capitale avvierà un processo di partecipazione con la cittadinanza per definire le attrezzature  pubbliche e rilanciare il Progetto Urbano Flaminio.

L’ex caserma nasce nel 1906 come stabilimento militare di materiali elettronici e di precisione. Presto potrà ospitare la Città della Scienza, ossia un polo scientifico di rilevanza internazionale in grado di accogliere, esporre e rendere accessibile al grande pubblico il sapere scientifico e tecnologico in tutte le sue evoluzioni e articolazioni, nonché di promuovere la conoscenza scientifica, di sperimentarla e di diffonderla.

È il primo intervento di rigenerazione urbana promosso dalla Giunta Marino. Il contesto urbano in cui si inserisce la Città della Scienza comprende l’Auditorium Parco della Musica, il MAXXI, lo Stadio Flaminio, il Palazzetto dello Sport e il quartiere Olimpico. Un progetto che ambisce, dunque, a offrire una nuova opportunità alla città ma anche a dare un contributo per una nuova identità dell’intero quartiere, connotandosi in pochi anni come la parte urbana di città storica con la maggiore concentrazione e densità di attività culturali, sportive e di sperimentazione artistica di livello europeo.

 

Documenti scaricabili

Scheda tecnica (f.to Pdf - Kb 166)

Destinazioni urbanistiche (f.to jpg - Kb 475)

 

Vedi anche:

- Quartiere della Città della Scienza: processo partecipativo sul programma urbanistico

 

 

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