porto
L’ampliamento del porto turistico di Roma è uno degli elementi chiave del progetto del Secondo Polo Turistico, che punta a promuovere e valorizzare il territorio romano compreso tra l'Eur e il litorale di Ostia. Costruito vicino al sito che ospitava l'antico porto voluto dall'Imperatore Claudio nel 42 d.C. e successivamente ingrandito da Traiano nel 113 d.C., il porto attuale, inaugurato nel 2001, ospita circa 850 posti barca, su una superficie che, tra opere a terra e opere a mare, occupa circa 200 mila mq., in cui trovano spazio anche negozi e attività commerciali di ogni tipo: supermercato, banca, negozi di ricambi e accessori per la nautica, boutique, ristoranti.


L’ampliamento del Porto Turistico di Roma, di iniziativa privata e quindi a costo zero per l'Amministrazione, punta alla valorizzazione delle strutture esistenti, alla creazione di 600 nuovi posti barca e, nell'ambito di una serie di miglioramenti funzionali per una maggiore difesa delle strutture portuali e dei natanti, intende ridurre il fenomeno dell’insabbiamento dell’avamporto, rendendo le manovre di entrata dei natanti più agevoli, aumentando di conseguenza il livello di sicurezza.


La proposta prevede il prolungamento dell'imboccatura verso il mare mediante la realizzazione di un molo di sovra flutto che protegga l'imboccatura attuale. La lunghezza del molo è di circa 2 km e sul lato verso terra vengono ricavati nuovi posti barca; pertanto la struttura che attualmente ospita 850 posti barca passa a circa 1.400, diversificando l'offerta di ormeggio e arrivando a occupare uno specchio acqueo di circa 570.000 mq.
Aumenteranno anche i parcheggi a servizio della struttura: 650 posti auto in più rispetto agli attuali 1.200.
L'insieme degli interventi non prevede nuove costruzioni, se non la realizzazione di servizi igienici e tettoie di copertura dei parcheggi. I nuovi natanti saranno collocati nell’area corrispondente all’attuale imboccatura del porto. Lo scalo offre un bacino portuale di profondità variabile, dai cinque metri all’imboccatura dell’avamporto ai 4,50 metri del molo settentrionale, fino a un minimo di 3,50 metri per le barche più piccole. In posizione dominante, sulla diga nord, si trova la Torre di controllo, alta circa 10 metri.
Le tematiche relative al riciclo dell'acqua e alla dotazione di impianti elettrici e anti incendio è stata progettata nel rispetto dei principi di edilizia eco sostenibile sull'utilizzo di fonti rinnovabili.


Con l'ampliamento del suo porto turistico Ostia riconferma così la sua vocazione di “porta sul mare” della Capitale e la nuova struttura, oltre a costituire una rinnovata attrattiva per il turismo e la nautica da diporto, diventa volano di sviluppo del territorio e di nuova occupazione. Si stima infatti che saranno creati circa 1.000 nuovi posto di lavoro, considerando anche l'indotto creato dagli interventi. L'aumento di circa 630 posti barca di grandi dimensioni genera occupazione marittima all'interno delle nuove imbarcazioni, e nuova occupazione si creerà per servizi quali il catering, le visite guidate, taxi, etc., oltre alle opportunità di aumento di produzione del settore nautico sul territorio, vendita e noleggio di vele, di barche, gommoni e attrezzature. .


Documenti scaricabili
Presentazione dell'intervento (f.to Pdf - Mb 9,8)
Documento della Partecipazione
(F.to Pdf - Mb 10,98)
Delibera di Assemblea Capitolina n. 24 del 16.05.2011 (F.to Pdf - Kb 132)

 

Vedi anche
Processo partecipativo sull'ampliamento del Porto turistico di Roma

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