PRG

Binari, strade, stazioni, parcheggi di scambio. Necessario intervenire per garantire gli spostamenti, ma altrettanto necessario diminuire l'impatto del traffico privato sia sulla città abitata sia sulle zone verdi. In 11 carte, in scala 1:20.000, insieme con tutte le infrastrutture per la mobilità - esistenti, da potenziare e progettate - sono indicati gli interventi necessari a garantirne la sostenibilità. Dalle distanze da rispettare alla creazione di alberature, dalla costruzione di barriere antirumore alla conformità architettonica con i luoghi che attraversano.

Sistema di infrastrutture per la mobilità

 

Guida alla progettazione delle infrastrutture per la mobilità
Dai corridoi riservati al trasporto pubblico ai nodi di interscambio, dalle rotatorie alle piattaforme logistiche, nella "Guida alla progettazione delle infrastrutture per la mobilità" si ritrovano esempi e riferimenti tecnici per la realizzazione delle infrastrutture urbane insieme ad una serie di indicazioni per mitigare gli impatti ambientali della viabilità urbana di scorrimento.

Guida alla progettazione delle infrastrutture per la mobilità


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L'unicità del patrimonio storico di Roma - e la sua diffusione su tutto il territorio comunale - è una immensa risorsa anche per garantire qualità alle future trasformazioni. In 34 tavole a scala 1:10.000 è descritto l'intero panorama di questa ricchezza dagli impianti urbani con i relativi spazi pubblici ai beni archeologici, alla struttura di ogni tessuto della Città storica fino alle architetture contemporanee.

Carta per la qualità

 

Fogli A, B, C
La quantità di informazioni relative all'area centrale della città ha reso necessaria la loro distribuzione in tre carte tematiche (a, b, c).

Carta per la qualità - Fogli A, B, C

 

Guida per la qualità degli interventi
Nella "Guida per la qualità degli interventi" sono raccolti gli indirizzi per tutelare e indicate le possibilità per rendere funzionale alle esigenze contemporanee lo straordinario patrimonio della città attraverso schede che mettono in corrispondenza gli elaborati di "Sistemi e Regole" con la "Carta per la qualità".
In riferimento agli obiettivi indicati nelle Norme Tecniche, all'interno della Città storica, è in molti casi possibile avviare interventi diretti senza la necessità di ricorrere allo strumento attuativo, attenendosi alle indicazioni della guida.

Guida per la qualità degli interventi


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Rendere concretamente ed efficacemente realizzabili le previsioni del Piano. Per questo è stato elaborato un corposo insieme di tavole, guide, relazioni che offrono informazioni e riferimenti storici, ambientali, infrastrutturali, paesaggistici e geologici su tutta la città. Uno strumento in più sia per i progettisti delle trasformazioni urbanistiche ed edilizie sia per gli amministratori che ne devono verificare conformità e compatibilità.


Carta per la qualità Sistema delle infrastrutture per la mobilità
Carta per la qualità Sistema delle infrastrutture per la mobilità

 

Sistema delle infrastrutture tecnologiche Sistema paesaggistico
Sistema delle infrastrutture tecnologiche Sistema paesaggistico

 

Standard urbanistici Geolitologia, Geomorfologia, Idrogeologia del territorio comunale
Standard urbanistici Geolitologia, Geomorfologia, Idrogeologiadel territorio comunale

Il Piano sostituisce a una tutela passiva dell'ambiente una visione dinamica. Ridotto drasticamente l'uso del suolo, ogni progetto di trasformazione e modernizzazione della città deve essere non solo compatibile con l'ambiente ma deve contribuire a valorizzare e sviluppare una vera e propria rete ecologica. Dal centro alla periferia, dai grandi parchi alle sponde dei fossi, dall'Agro romano alle rive dell'Aniene.
La componente ambientale diventa un tema centrale del Piano, al punto da condizionare e definire le regole per qualunque trasformazione nella città. La rete ecologica individua tutte le componenti primarie, secondarie e di completamento a seconda della sensibilità e qualità degli ecosistemi inclusi. Ogni intervento deve misurare la propria compatibilità e integrazione con la rete ecologica al fine di contribuire e collaborare al completamento e funzionamento del sistema ambientale.

Rete ecologica - Foglio VI
Rete ecologica - Foglio VI


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Trentuno tavole, in scala 1:10.000, prescrivono modalità e regole di trasformazione per l'intero territorio comunale, articolate per città e sistemi -Città storica, consolidata, da ristrutturare e della trasformazione- nel sistema insediativo, sistema ambientale, dei servizi e delle infrastrutture. Qui prendono forma le proposte del Piano per la qualificazione e la modernizzazione della città. Dalle centralità ai Programmi integrati, dagli Ambiti di trasformazione alle reti della mobilità e dai parchi alle aree agricole.

Sistemi e Regole scala 1:10.000

 

Schemi di riferimento per la Città da ristrutturare
Quarantaquattro quartieri della "città svantaggiata" sono stati approfonditamente analizzati per rilevarne, insieme con il funzionamento attuale, le possibilità di sviluppo. Nascono così i 44 Schemi di riferimento per la città da ristrutturare, strumento di grande utilità per i nuovi Municipi che promuoveranno i Programmi Integrati. Per ogni quartiere si definisce la struttura attuale di mobilità, servizi, strade commerciali, piazze e aree libere che costituiscono una opportunità per la trasformazione. I suggerimenti per migliorare il sistema viario, per valorizzare i luoghi centrali, per riutilizzare le aree produttive abbandonate e per localizzare nuove funzioni sono raccolti in una specifica tavola.

Schemi di riferimento per la Città da ristrutturare

Quadro d'unione

 

Centralità urbane e metropolitane
Le 18 centralità sono i punti nodali della nuova organizzazione policentrica della città proposta dal Nuovo Piano. Esse sono ubicate in corrispondenza dei nodi di scambio intermodale, i punti di massima accessibilità del sistema della mobilità urbana e metropolitana.
Le centralità non esterne ma incardinate nelle aree libere dei tessuti, rappresentano i nuovi poli della riorganizzazione alla grande scala della periferia, le "iniezioni di funzioni forti" che garantiscano l'innesco "dall'alto" dei processi di qualificazione.
Di questi 18 luoghi, dotati di una forte potenzialità di trasformazione, 8 sono a "pianificazione definita", per cui sono già stati approvati o sono in corso di approvazione gli strumenti urbanistici esecutivi, e 10 sono "da pianificare" attraverso la procedura del Progetto urbano.
Per le 10 centralità da pianificare nell'appendice n. 2 alle NTA sono riportate le schede che ne definiscono l'articolazione interna e i dati quantitativi previsti per i progetti. Nell'immagine, la centralità Anagnina-Romanina.

Sistemi e Regole e NTA

D5 Centralità e funzioni

 

Schemi di riferimento per le Centralità locali
Le 61 centralità locali individuate dal Piano costituiscono i nodi propulsivi dell'identità locale da cui si innescano i processi di qualificazione e di modernizzazione delle periferie. In un insieme di carte, centralità per centralità, sono puntualmente descritti la situazione attuale e lo sviluppo previsto. Nell'immagine, una carta inerente la centralità Casal Morena.

Schemi di riferimento per le Centralità locali

Quadro d'unione


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