PRG

Tutte le tappe che il Piano Regolatore Generale vigente ha percorso per giungere all'approvazione definitiva. I passaggi procedurali (decisioni di giunta, osservazioni dei Municipi,controdeduzioni ecc.) e l'insieme delle iniziative che li hanno accompagnati (le presentazioni ai Municipi, alle Università ad Enti e associazioni).

 

Giugno 2002

La proposta di nuovo Piano Regolatore Generale è stata approvata dalla Giunta comunale il 18 giugno A partire dal 18 giugno si è avviata una fase di presentazione e divulgazione del Piano che ha coinvolto tutti i Municipi nelle forme che gli stessi Municipi hanno prescelto: dalle riunioni di Giunta ai Consigli Municipali aperti al pubblico, da seminari su temi specifici -ambiente, mobilità, insediamenti residenziali e produttivi- con le specifiche commissioni ad assemblee municipali. Altri e numerosi incontri di presentazione e dibattito sul nuovo Piano Regolatore generale sono stati svolti con enti e associazioni.

 

Ottobre 2002

Il termine fissato dal regolamento comunale per la presentazione dei pareri da parte dei Municipi sarebbe scaduto il 31 luglio del 2002, ma, accogliendo l'istanza presentata dai Municipi stessi il Consiglio Comunale ha deciso di accettare i pareri pervenuti anche successivamente (l'ultimo parere è pervenuto in data 26 ottobre). Su 19 Municipi, 12 Municipi hanno presentato parere positivo e 6 Municipi parere contrario (un Municipio, il II, non ha inviato alcun parere). Ogni parere è stato accompagnato da una serie di osservazioni.

 

Dicembre 2002

Nella seduta del 3 dicembre 2002 la Giunta Comunale ha modificato la decisione di Giunta n. 67 del 18 giugno 2002 apportando modifiche agli elaborati prescrittivi di Piano a seguito delle osservazioni presentate dai Municipi.

 

Marzo 2003. Adozione

Delibera di Consiglio Comunale n. 33 del 19/20 marzo 2003. Il Consiglio Comunale approva l'adozione del nuovo Piano Regolatore Generale.

Al precedente Piano Regolatore Generale del Comune di Roma, approvato con D.P.R. il 16.12.1965, sono state apportate, nel corso degli anni, varianti generali e specifiche per adeguarne le previsioni alle disposizioni legislative nazionali e regionali nel frattempo intervenute, oltre a numerose varianti di normativa, nonché per il recupero urbanistico, per la realizzazione di opere pubbliche, etc.

La variante denominata “Piano delle Certezze”, approvata il 29.05.1997, ha costituito un’anticipazione della redazione del nuovo Piano Regolatore della città perseguendo la definizione dei contenuti e delle modalità di intervento, sia per il sistema storico-ambientale, cioè le aree non trasformabili riconducibili al complesso dei parchi e dell’agro romano, sia per la parte consolidata della città, rendendo al tempo stesso evidente quella parte del territorio, definita come la città da completare e trasformare, per la quale sono rimaste in vigore le previsioni e le normative del vigente Piano Regolatore Generale oggetto della redazione definitiva del nuovo Piano Urbanistico della città.

La redazione del nuovo Piano Regolatore Generale è stata impostata su alcuni criteri informatori:

  1. l’assunzione del principio della sostenibilità;
  2. il perseguimento dell’obiettivo della creazione di un quadro di riferimento strutturale costituito dal sistema storico-ambientale (la cintura verde costituita dal sistema dei parchi e dell’agro), dal sistema della nuova mobilità su ferro e su gomma, dalla nuova organizzazione del sistema insediativo basata su un modello policentrico (le nuove centralità di livello metropolitano ed urbano);
  3. la priorità della riqualificazione dei tessuti edilizi esistenti;
  4. la semplificazione e lo snellimento delle procedure nel rispetto dei principi di economicità, efficacia ed efficienza;
  5. la proposizione di un piano aperto alla prospettiva della costituzione della città metropolitana.

 

Luglio 2003

Dal 9 luglio 2003 la Delibera di Adozione del Piano con tutti gli allegati, pubblicata presso l'Albo Pretorio, è diventata esecutiva.

 

Settembre 2003

Pubblicazione. Ai sensi della Legge urbanistica il Piano adottato viene reso pubblico attraverso l'affissione all'Albo Pretorio, un avviso sui quattro principali quotidiani di Roma e mediante l'affissione di manifesti. Nel periodo dei trenta giorni successivi chiunque può prendere visione degli elaborati di piano depositati. Entro 60 giorni dalla pubblicazione, sono state presentate le osservazioni al Piano pubblicato. Le osservazioni -redatte in duplice copia su carte semplice- sono state consegnate entro il termine del 3 novembre 2003 al Protocollo del Dipartimento VI, in via del Turismo, 30/32 -Roma 00144 o spedite per raccomandata.

I documenti pervenuti sono stati 4.269, contenenti osservazioni al nuovo Piano Regolatore Generale, alcuni dei quali articolati in più osservazioni, e quindi, ad esito dell’istruttoria, risultano formulate le controdeduzioni a n. 7.036 osservazioni.

 

Dicembre 2003 - Dicembre 2005

Gli uffici hanno esaminato tutte le osservazioni pervenute e hanno risposto a ognuna di esse.

 

Marzo 2006. Controdeduzioni

Delibera di Consiglio Comunale n. 64 del 21/22 marzo /2006. Il Consiglio Comunale approva le controdeduzioni alle osservazioni presentate dai cittadini. Il Piano controdedotto in Consiglio è così pronto per essere inviato alla Regione per l'approvazione definitiva.

 

Aprile 2006

Approvazione della legge che snellisce le procedure per l'approvazione del piano di Roma (art.66 bis L.R. 38/99).

 

Luglio 2007

Adozione del Piano Territoriale Paesistico Regionale, premessa per l'avvio del processo di copianificazione.

 

Settembre 2007

Il Sindaco di Roma convoca la Conferenza di Copianificazione.

 

Febbraio 2008. Approvazione

Delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 12 febbraio 2008. Il Consiglio Comunale approva il nuovo Piano Regolatore in coda alle attività che lo hanno reso possibile:

5 febbraio: approvazione dello schema di accordo Regione-Provincia-Comune da parte della Conferenza di Copianificazione.
6 febbraio: sigla dell'accordo Sindaco di Roma/Presidente Regione Lazio e proposta Delibera di ratifica e Approvazione in Giunta Comunale.
7 febbraio: dibattito nelle commissioni consiliari.
8 febbraio: Delibera di ratifica della Giunta Regionale.
11-12 febbraio: dibattito e approvazione da parte del Consiglio Comunale.

Ad esito della Conferenza di Copianificazione -nella quale è stato effettuato il vaglio congiunto di Comune, Regione e Provincia al fine di conformare il Piano adottato alle previsioni degli strumenti di pianificazione territoriali e di settore, di ambito regionale, provinciale o statale- i tecnici delle tre amministrazioni hanno sottoscritto uno schema di accordo siglato dal sindaco di Roma e dal presidente della Regione, sentito il presidente della Provincia. L'accordo è stato ratificato dalla Giunta Regionale e dal Consiglio Comunale, che nella stessa seduta ha approvato il nuovo Piano Regolatore Generale.

Gli oltre 280 elaborati del Piano adottato dovranno essere adeguati secondo quanto definitivamente approvato. Tali adeguamenti comporteranno un lavoro di parecchi mesi. Rispetto al Piano adottato, infatti, gli elaborati approvati sono oltre 360. Le tavole geologiche sono state aggiornate sulla base di recenti ricerche, ampliate -da 45 si è passati a 83- e uniformate alla scala degli altri elaborati del Piano. Inoltre sono state aggiunti 47 elaborati vegetazionali, in una impostazione ecologica integrata, coerente con le esigenze di una pianificazione territoriale sostenibile e della corretta gestione delle risorse naturali. Infine, tutte le tavole della Rete Ecologica sono state elaborate a scala 1:10.000, da 11 si è passati a 31 tavole, per conformarle a quelle di Sistemi e Regole.

 

Marzo 2008.

Con la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio -avvenuta il 14 marzo 2008- il nuovo Piano Regolatore di Roma diventa vigente. Roma ha così nuove regole e linee guida per orientare il proprio sviluppo. Principi cardine: orizzonte metropolitano, decentramento e policentrismo, tutela ambientale e del patrimonio storico-culturale, più servizi e funzioni urbane per le periferie, cura del ferro.

 

Giugno 2016. Ridisegno definitivo

Deliberazione di Commissario Straordinario con i poteri dell'Assemblea Capitolina n. 48 del 7 giugno 2016. Approvazione del disegno definitivo.

Il disegno definitivo del PRG 2008 è, per ciascuna area, il compendio grafico di un percorso pianificatorio che si avvia nel 2003 con gli elaborati "Sistemi e Regole" scala 1:10.00 e 1:5.000 facenti parte della Deliberazione di adozione. Si sovrappongono ad essi, e vengono rappresentate graficamente, tutte le modifiche ed integrazioni succedutesi fino alla conferenza di copianificazione.

Oltre alla riproduzione del compendio del PRG ad esito del processo, viene dato conto e rappresentato quanto tra il 2006 ed il 2008 nelle rappresentazioni grafiche era sfuggito o di cui non si aveva consapevolezza alla data dell'approvazione.
Si parte da uno strato di recepimenti non graficizzati (7), alla descrizione di errori materiali finora non corretti (20), ad aree non pianificate generate dall'assemblaggio dei procedimenti attuativi (196), ad aree con destinazione incongruente con la realtà e con la normativa (50).

L'elaborato prescrittivo definitivo "Sistemi e Regole" registra tutte le modifiche intervenute e costituisce la rappresentazione finale del PRG per ciascun ambito e per ciascuna delle componenti. A seguito degli adeguamenti sono state riportate le ricadute grafiche sull'elaborato prescrittivo "Rete ecologica" 1:10.000.

Il risultato finale è il disegno del Piano relativamente agli elaborati
2. "Sistemi e regole" 1:5.000, (12 fogli + legenda)
3. "Sistemi e regole" 1:10.000, (31 fogli + legenda)
4. "Rete Ecologica" 1:10.000, (31 fogli)
che rappresentano la forma definitiva degli elaborati grafici prescrittivi del PRG approvato con Deliberazione n. 18/2008.

I principali termini ricorrenti nei documenti e negli elaborati di Piano per comprenderne meglio i temi e le previsioni.

Adozione
Atto con il quale il Consiglio Comunale fa propria la proposta di Piano. Da quel termine scattano le Norme di salvaguardia secondo le quali il Comune non può autorizzare interventi in contrasto con il PRG adottato.

Ambiti di Riserva a trasformabilità vincolata
Sono aree di scarso valore ambientale, localizzate in prossimità delle linee del trasporto pubblico su ferro, che l'Amministrazione può acquisire per garantire eventuali trasformazioni di interesse collettivo finalizzate a: realizzazione di edilizia residenziale pubblica, compensazione di diritti edificatori derivanti dal Piano delle Certezze e dalla incentivazione di opere come la demolizione e ricostruzione nelle aree urbane più dense, costruzione di parcheggi e attrezzature pubbliche, adesione ai Programmi integrati ecc. La trasformazione di queste aree è subordinata alla formazione di un atto di indirizzo da parte dell'amministrazione e alla successiva redazione di strumenti urbanistici esecutivi.

Ambiti di Trasformazione Ordinaria (ATO)
Sono aree che il PRG del 1962 destinava a nuova edificazione e che sono confermate tali anche nel Nuovo Piano. Gli ambiti vengono attuati tramite strumenti urbanistici esecutivi di iniziativa privata nel rispetto delle quantità definite dal Piano e previa cessione all'amministrazione di tutte le aree necessarie alla realizzazione del verde e dei servizi pubblici. Gli ambiti possono essere Prevalentemente Residenziali o Integrati; nel primo caso prevale la funzione residenziale, nel secondo prevalgono le funzioni non residenziali. Inoltre sempre negli ambiti di trasformazione ordinaria sono comprese le nuove aree per l'edilizia economica e popolare da attuarsi attraverso Piani di Zona.

Ambiti di Valorizzazione
Riguardano quelle parti della città storica nelle quali, i caratteri di identità storico culturale e di qualità spaziale e architettonica si sono persi nel tempo o non hanno mai raggiunto piena maturazione. Questi ambiti, spesso caratterizzati da degrado fisico e funzionale dalla presenza di manufatti in disuso, costituiscono una importante occasione di riqualificazione a scala locale e urbana e di promozione dello sviluppo della Città storica. All'interno degli Ambiti di Valorizzazione sono previste azioni strategiche rivolte alla valorizzazione di edifici e spazi aperti di interesse storico, architettonico e ambientale, al recupero dei manufatti in stato degradato per la creazione di nuove centralità con funzioni miste e qualificanti e all'inserimento di attrezzature e servizi pubblici (parcheggi, spazi pedonali e ciclabili, aree verdi attrezzate).

Approvazione
Atto con il quale, la Regione approva il PRG adottato e lo rende vigente. Da quel momento in poi, le prescrizioni del PRG diventano legge.

Centralità locali
Sono i nodi propulsivi dell'identità locale attorno ai quali organizzare i processi di qualificazione nelle tante "città" in cui si identifica Roma, attraverso la valorizzazione dello spazio e delle attrezzature pubbliche esistenti e la realizzazione dei "luoghi centrali" mancanti, sede delle principali attrezzature sociali, pubbliche e private al servizio della comunità locale; la definizione del progetto della Centralità locale spetta al Municipio.

Centralità metropolitane ed urbane
Sono i punti nodali della nuova organizzazione policentrica della città proposta dal Nuovo Piano Regolatore. Questi poli, localizzati in corrispondenza dei nodi di scambio intermodale, i punti di massima accessibilità del sistema della mobilità, ospiteranno funzioni di livello superiore molto qualificate (dagli uffici, all'università, al verde alle attrezzature per il tempo libero), tali da renderli centro vitale dell'attività e dello sviluppo della città metropolitana. Le 18 centralità metropolitane si suddividono in: Centralità a pianificazione definita - per le quali esiste già un piano, uno strumento urbanistico approvato o in corso di approvazione - e Centralità da pianificare.

Città Consolidata
È costituita da tutte le parti di città che hanno assunto una forma e una struttura compiuta e riconoscibile e che si sono formate in gran parte a seguito delle previsioni del PR del 1931 e del PRG del 1962. Gli interventi nella città consolidata sono finalizzati al mantenimento o completamento dell'attuale impianto urbanistico, al miglioramento della qualità architettonica e degli spazi aperti, e all'incremento dell'efficienza dei servizi. La città consolidata è articolata in tessuti e verde privato.

Città da Ristrutturare
È costituita da quelle parti urbane che non hanno un assetto definito, né dal punto di vista formale, né per quanto riguarda i servizi. Queste parti corrispondono quasi tutte ai nuclei residenziali e produttivi cresciuti abusivamente, interessati da processi di recupero urbanistico a partire dal Piano del 1962, e che hanno bisogno di numerosi interventi finalizzati al miglioramento della qualità urbana: riorganizzazione dei servizi e delle funzioni esistenti e inserimento di nuove, riassetto del sistema dei collegamenti interni e con il resto della città.

Città della Trasformazione
È costituita da tutti gli insediamenti di nuova edificazione che servono a soddisfare la domanda residenziale, non residenziale e di servizi a livello locale, urbano e metropolitano. Questi nuovi impianti contribuiscono alla riqualificazione degli ambienti urbani più svantaggiati e periferici. La città della trasformazione è costituita dagli Ambiti di Trasformazione ordinaria e dagli Ambiti a pianificazione particolareggiata definita, cioè parti urbane per le quali è già stato approvato o e è in corso di approvazione uno strumento urbanistico esecutivo.

Città Storica
Il Nuovo PRG propone il concetto di Città storica come superamento di quello di Centro storico. Il valore storico si estende, infatti, oltre le mura Aureliane ed è attribuito a tutti gli insediamenti otto-novecenteschi e di architettura contemporanea rappresentativi dell'identità e della memoria della comunità. All'interno della città storica sono individuati i diversi tipi di tessuto (medievale, rinascimentale, ottocentesco, ecc.), gli edifici e i complessi speciali e i diversi tipi di spazi aperti.

Compensazione
Il Nuovo Piano Regolatore assume il principio e l'obiettivo di compensare l'edificabilità soppressa dal Piano delle Certezze in quanto incompatibile con la costruzione del Sistema ambientale e con la riorganizzazione del sistema insediativo in corrispondenza dei nodi del sistema della mobilità. La compensazione consiste nel trasferimento a distanza dei diritti edificatori in altre aree edificabili di proprietà del comune o private, secondo il principio di equivalenza dei valori immobiliari.

Controdeduzione
Atto formale con il quale il Consiglio Comunale decide su ogni osservazione, approvandola o respingendola, con appropriate motivazioni, su proposta degli uffici.

Corridoi della mobilità
Come già sperimentato con successo in molte grandi città, americane ed europee, anche il nuovo PRG propone il potenziamento dei mezzi pubblici attraverso la creazione di 200 km di "corridoi" in superficie per il trasporto pubblico collettivo. Si tratta di 14 nuove linee localizzate prevalentemente lungo la grande viabilità tangenziale in periferia con sede dedicata, cioè esclusivamente adibita ai mezzi pubblici e isolata dalle sedi del traffico ordinario. Questa innovazione è finalizzata all'aumento - in termini di quantità e qualità - e alla differenziazione dell'offerta di servizi per il trasporto pubblico.

Nodi di scambio
Sono le aree nelle quali è possibile cambiare mezzo di trasporto. Il Nuovo PRG prevede 27 nodi, compresi quelli esistenti, dove ci sono i capilinea degli autobus (urbani, regionali ed interregionali), stazioni di taxi, parcheggi, aree di sosta, e dove arrivano le piste ciclabili. Per garantire maggiore efficienza, integrazione e qualità del servizio, nei nodi di scambio saranno presenti funzioni diverse come negozi e uffici e sarà garantito un alto livello di accessibilità pedonale.

Nuclei di edilizia ex abusiva (non perimetrato)
Sono nuclei urbani cresciuti abusivamente in contrasto con le previsioni del PRG del '62, interessati, a partire dal Piano delle Certezze che li ha localizzati, da un processo di recupero urbanistico attraverso strumenti attuativi di iniziativa privata. Tali piani sono finalizzati alla dotazione di aree verdi e di servizi pubblici, al miglioramento della mobilità, alla qualificazione dell'edilizia e dell'impianto urbano.

Osservazioni
Proposta di modifica al PRG che chiunque può presentare entro i sessanta giorni dalla pubblicazione del Piano. Le osservazioni devono essere presentate secondo le indicazioni fornite dallo stesso ufficio.

Perequazione
Il Nuovo PRG si ispira al principio di equità di trattamento fra i cittadini. Per ovviare alla disparità di benefici e oneri ricadenti sui proprietari dei suoli chiamati alla trasformazione, i diritti edificatori all'interno degli ambiti da trasformare vengono ripartiti fra i proprietari in proporzione alla quota di superficie in proprietà. L'edificazione avverrà, all'interno dell'ambito, secondo le localizzazioni definite dallo strumento attuativo. Più in generale il Nuovo Piano ripartisce tra aree e tra soggetti le previsioni edificatorie, secondo principi di equità e di uniformità, tenendo conto della disciplina urbanistica previgente, dell'edificazione esistente e della sua legittimità, del perseguimento di obiettivi di interesse pubblico o generale.

Programmi integrati
Sono strumenti innovativi che consentono di perseguire l'obiettivo della riqualificazione urbana attraverso la collaborazione tra soggetti pubblici e privati coinvolti nella trasformazione, e l'integrazione di funzioni (residenza, attività terziarie, ecc.). I Programmi integrati riguardano la città da ristrutturare e la città consolidata e saranno gestiti dai Municipi, che definiranno gli obiettivi da raggiungere. In seguito, i privati interessati potranno proporre dei progetti e partecipare attivamente alla trasformazione della città.

Pubblicazione
Atto con il quale il Comune rende pubblico il PRG adottato depositandolo alla Segreteria Comunale, pubblicando un avviso sui principali quotidiani, ed affiggendo manifesti. Nel periodo dei trenta giorni successivi chiunque può prendere visione degli elaborati di Piano depositati.

Standard urbanistici
Gli standard urbanistici rappresentano la dotazione minima di aree per il verde e i servizi pubblici offerta dalla città per ogni abitante. Gli standard residenziali minimi fissati per legge dal DIM 1444 del 1968 sono 18 mq/ab per il verde e i servizi locali, 2,5 mq/ab per i servizi generali.
Il Nuovo Piano innalza lo standard locale a 22 mq/ab.

Tessuti
Il Nuovo Piano organizza il territorio comunale come sistema di città contigue articolate per tessuti (Città storica, consolidata, da ristrutturare, della trasformazione). I tessuti sostituiscono la zonizzazione monofunzionale propria del Piano previgente e incompatibile con il principio dell'integrazione funzionale alla base del Nuovo Piano. Ad ogni tessuto corrispondono specifiche indicazioni e prescrizioni - riportate nelle Norme Tecniche di Attuazione - che illustrano le regole per la trasformazione.

Adottato dal Consiglio comunale nel marzo del 2003, il nuovo Piano Regolatore generale è stato poi pubblicato presso l'Albo pretorio, come previsto dalla Legge urbanistica, per un periodo di 60 giorni, perchè i cittadini potessero prenderne visione e presentare le proprie osservazioni.

Al termine del periodo stabilito sono pervenuti agli uffici 4.266 documenti per un totale di 7.040 osservazioni.

Sulla base della valutazione di accoglibilità o meno delle singole osservazioni effettuata dagli uffici, l'Amministrazione ha predisposto la Delibera di Controdeduzioni poi approvata dal Consiglio il 22/ 23 marzo 2006. (Del. C.C n.64)

Nel testo delle Norme Tecniche di Attuazione qui pubblicato sono state evidenziate le modifiche introdotte dalla delibera. Gli aggiornamenti relativi agli Ambiti di Trasformazione Ordinaria, alle Compensazioni e alle Centralità sono riportati nell'elaborato 3c.5 “Componenti dimensionamento NPRG” -allegato alle Norme- che dà conto non solo degli esiti del processo di controdeduzione ma anche del percorso seguito.

Tutte le modifiche introdotte costituiscono però per il momento e fino alla definitiva approvazione del Piano soltanto una proposta di recepimento delle osservazioni ritenute accoglibili e non incidono sulla disciplina urbanistica vigente, per cui continua ad applicarsi il regime di salvaguardia del PRG adottato nel marzo 2003.

- Norme Tecniche di Attuazione (f.to Pdf - Mb 8,1)

Indice

TITOLO I Disposizioni generali
TITOLO II Sistema insediativo
TITOLO III Sistema ambientale e agricolo
TITOLO IV Sistema dei servizi, delle infrastrutture e degli impianti
TITOLO V Norme finali

ALLEGATI
Allegato "A" Compensazioni
Appendice 1 Schede degli Ambiti di valorizzazione
Appendice 2 Schede delle Centralità metropolitane e urbane
3c.5 Componenti dimensionamento NPRG


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Scenari dei Municipi

Scenari dei Municipi

Municipio per Municipio, in 19 carte sono riportate sinteticamente le proposte del Nuovo Piano Regolatore. Tutte volte a sottolineare contemporaneamente sia la struttura di ogni singolo Municipio -i luoghi centrali, le infrastrutture, il verde, le funzioni principali- sia il rapporto che li lega con gli altri.

Elaborati:
- C01 I Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,2)
- C02 II Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,1)
- C03 III Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,4)
- C04 IV Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Mb 1,1)
- C05 V Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Kb 1.004)
- C06 VI Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)
- C07 VII Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)
- C08 VIII Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Mb 1,4)
- C09 IX Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)
- C10 X Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Kb 968)
- C11 XI Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Kb 948)
- C12 XII Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Mb 1,1)
- C13 XIII Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Kb 824)
- C14 XV Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)
- C15 XVI Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)
- C16 XVII Municipio (1:10.000) (f.to Pdf - Mb 1,1)
- C17 XVIII Municipio (1:20.000) (f.to Pdf - Mb 1,4)
- C18 XIX Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Kb 940)
- C19 XX Municipio (1:25.000) (f.to Pdf - Mb 1,3)


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