Direzione Dipartimento

Valutazione del significato della resilienza nel contesto della nostra città

 

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Le risposte - illustrazione

 

 

All’inizio del Workshop i partecipanti sono stati invitati a rispondere alla seguente domanda: “A cosa associa l’espressione ‘resilienza urbana’”?
 

Governance

 

“Resilienza Urbana” mi fa pensare a:

- Un approccio bottom-up – ovvero un approccio partecipativo dal basso - che riflette le esigenze fondamentali dei cittadini;
- Il riconoscimento del valore di esperienze e modalità informali di organizzazione sociale;
- Un approccio olistico allo sviluppo urbano;
- Una compiuta integrazione dell’offerta di servizi;
- Una programmazione di infrastrutture sufficiente a soddisfare le esigenze della popolazione attuale e futura;
- Un modello di sviluppo urbano equilibrato e sostenibile basato sull’integrazione delle dimensioni della sostenibilità sociale, ambientale, finanziaria e ecologica;
- Uno sviluppo urbano basato sul multiculturalismo e la diversità;
- Processi decisionali basati sulla conoscenza ed in particolare su basi dati verificabili e accessibili;
- L’assunzione di dati ambientali integrati come base per la formulazione delle decisioni;
- La definizione di una matrice che aiuti a elaborare un approccio resiliente allo sviluppo urbano;
- Un modello di analisi che permette di individuare soluzioni specifiche e di integrare queste soluzioni fra loro;
- Un modello decisionale improntato alla flessibilità e fondato sulla prevenzione, la formazione e la conoscenza;
- Introdurre organismi che nell’amministrazione siano chiamati a identificare e gestire problemi emergenti;
- La capacità di identificare variabili analitiche e misure necessari ad affrontare qualsiasi tipo di stress e shock;

- La capacità di stabilire obbiettivi a lungo termine diversamente da un modello di governo tutto improntato alla gestione dell’emergenza;
- La capacità di rispondere adeguatamente a disordini civili;
- Una leadership forte nei confronti degli shock.

 

Ambiente

 

- Una risposta di natura ecologica ai problemi posti dal nostro stile di vita e dal nostro modello di sviluppo;
- Spazi pubblici definiti e isole ambientali;
- La capacità di fare i conti con condizioni locali specifiche
- Resistenza a shock ambientali come frane e inondazioni;
- La capacità di reagire al cambiamento climatico;
- La capacità di rispondere efficacemente a shock e stress quali le inondazioni.

 

Partecipazione Pubblica

 

Coscienza civica, coesione sociale e gestione collettiva della città;
La percezione di un’identità che definisce chiaramente il carattere e la cultura della città;
Un governo sensibile alle esigenze della popolazione
La responsabilità sociale e la partecipazione pubblica come basi di una città vitale;
Una visione della città quale sistema sociale più che come sistema infrastrutturale;
Equità sociale;
La garanzia dei diritti individuali dei cittadini per mezzo di una maggiore trasparenza e flessibilità delle istituzioni;

 

Sviluppo Urbano

 

Comprendere e tematizzare le conseguenze dello sprawl - il 30 % della popolazione di Roma risiede fuori dal Grande Raccordo Anulare – e del consumo di suolo;
Dare la giusta centralità alle infrastrutture ed alla mobilità nella programmazione dello sviluppo della città;
L’investimento nelle infrastrutture “verdi”;
La capacità di affrontare rischi legati alle infrastrutture;
La capacità di integrare le componenti pubbliche e private dello sviluppo della città.

 

Ripresa e recupero da emergenze ambientali

 

La capacità di rispondere alle emergenze e di riprendersi da gravi shock quali un terremoto o un’alluvione;
La capacità di valutare e migliorare la prestazione dei sistemi di soccorso a seguito di un evento calamitoso;
La capacità di un sistema urbano di affrontare shock e stress ristabilendo prontamente l’operatività delle proprie funzioni.


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vai a: Roma resiliente vai a: I risultati dell'Agenda Setting workshop vai a: Quali sono le opportunità di resilienza?Ciclo delle Acque & Rischio Idrogeologico

 

Le sessioni di lavoro sono state chiamate a rispondere ai seguenti quesiti:
- Quali istituzioni/portatori di interessi operano in questa area e che tipo di risorse e/o servizi forniscono?
- Quali sono le iniziative in atto in questo ambito che hanno rilevanza nella prospettiva della resilienza?
- Quali sono le principali lacune e opportunità per incrementare la resilienza della città in questo ambito?
- Quali misure devono essere assunte per incrementare la resilienza della città in quest’area?

 

 

ISTITUZIONI

> Commissione Europea

> Ministeri (ambiente e infrastrutture)

> Missione di Governo "Italia sicura"

> Consorzi di bonifica

> Autorità di Bacino

> Istituti di ricerca nazionali e Università

> Enti parco
> Roma Capitale
> ARDIS (Agenzia Regionale per la Difesa del Suolo)
> ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Regione Lazio)
> Provincia di Roma
> Associazioni ambientali
> Protezione Civile
> Consorzi di Bonifica
> Ordini professionali
> Utilities e Gestori delle reti
> Organizzazioni di rappresentanza nel settore agricolo

 

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INIZIATIVE IN ATTO
> SIRS (Sistema Integrato Roma Sicura)
> Inventario fenomeni franosi
> Inventario sinkholes
> Rete di monitoraggio delle acque sotterranee
> Iniziative di coordinamento e programmazione nell’ambito dell’amministrazione capitolina (Coordinamento Geologi, Tavolo rischio idraulico)
> Valutazione del rischio idrico per il Municipio X
> Piano Stralcio PS5
> Progetto Copernicus
> Nuova legge sulla regolamentazione dell’acqua
> Piani di emergenza
> Studio beni culturali a rischio
> Piani d’ambito
> Piani di Tutela delle Acque

 

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LACUNE & OPPORTUNITÀ

Opportunità
> Miglioramento di reti idriche secondarie
> Interventi con molteplici benefici (smart city)
> Usufruire della pianura alluvionale di Roma
> Stoccaggio sotterraneo naturale

> Strategie di gestione integrata del ciclo delle acque

> Infrastrutture verdi e blu

> Fondi missione di Governo "Italia sicura" e POR 2014-2020

 

Lacune
> Assenza di disseminazione di informazione per definire procedure
> Scarso coordinamento e frammentazione nella governance
> Assenza di strumenti per eseguire un'azione coordinata
> Frammentazione delle informazioni
> Carenze infrastrutturali
> Scarsa qualità delle acque (inquinamento)
> Carente manutenzione
> Assenza di fondi
> Scarsa conoscenza e comprensione del riutilizzo delle acque

> Prevalenza di approcci tradizionali (infrastrutture gray)

> Scarsa attenzione al rapporto costo/benefici degli interventi

 

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MISURE

> Ricarico delle falde acquifere controllato
> Migliorare la governance dei bacini idrografici dei fiumi per mezzo di un nuovo attore integrato
> Effettuare misure per mitigare rischi non strutturali
> Misure per educare sul consumo d’acqua stagionale
> Integrare il piano di gestione idrica con il piano di gestione urbana
> Sviluppare usi sostenibili per le aree delle pianure alluvionali per evitare insediamenti illegali
> Stabilire incentivi per promuovere una gestione sostenibile dell’acqua negli edifici
> Sviluppare un piano per proteggere beni culturali da inondazioni
> Sviluppare un portale per la disseminazione di informazione sulla gestione idrica
> Migliorare la procedura di aggiudicazione per i progetti di design
> Effettuare controlli e sanzioni per interventi che non rispettano il piano di gestione idrica

> Investire sulle infrastrutture verdi e blu

 

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vai a: Roma resiliente | I risultati dell'Agenda Setting workshop

 

I risultati - foto di copertina

 

Il framework della resilienza

Il framework della resilienza proposta da 100 Resilient Cities

 

Che cos'è la resilienza?

Valutazione del significato della resilienza nel contesto della nostra città

 

Quali sono le sfide della resilienza?

Valutazione degli stress e degli shock di cui fa esperienza la nostra città

 

Quanto è resiliente Roma?

Valutazione della prestazione della nostra città nell’ambito delle “funzioni di resilienza”

 

Quali sono le opportunità di resilienza?

Valutazione delle opportunità che la città ha per diventare più resiliente

 

Quali sono i progetti di ricerca sulla resilienza?

Poster di progetti di ricerca e di policy

 

Quali sono le prospettive di Roma Resiliente dopo il workshop?

Interpretazioni della resilienza a seguito del workshop e individuazione di un primo insieme di azioni da perseguire nell’ambito della costruzione della strategia

 


 

Programma e obiettivi dell'agenda setting workshop

 

Come previsto dal programma di lavoro che le città partecipi sono state chiamate a concordare con la Fondazione, il progetto Roma Resiliente ha preso avvio lo scorso mese di giugno con un workshop cittadino finalizzato alla condivisione del framework sulla resilienza, alla costituzione di una prima platea di attori chiamati a partecipare al percorso di elaborazione della strategia ed alla costruzione dell’agenda di lavoro. Il workshop ha visto la partecipazione di più di cento esperti fra rappresentanti dell’amministrazione di Roma Capitale e della Regione Lazio, delle aziende partecipate, delle imprese e delle professioni e delle loro rappresentanze, dell’associazionismo e dell’attivismo urbani. Molto significativa anche la presenza della comunità scientifica che – come indicato nella proposta di Roma Capitale sottoposta alla Fondazione Rockefeller lo scorso dicembre – assolverà una funzione di leadership nella costruzione di una piattaforma scientifica atta ad accompagnare il disegno della strategia. Università, istituti di ricerca e think thank hanno partecipato attivamente al workshop condividendo risultati e prospettive di lavoro dei progetti di ricerca rilevanti ai fini dello sviluppo della strategia nei quali sono attualmente impegnati. Il workshop (programma in f.to Pdf - Kb 523) ha visto il succedersi di sessioni informative con la partecipazione di esperti del Programma 100 Resilient Cities, di confronti fra esponenti dell’amministrazione capitolina – in particolare gli Assessori Estella Marino e Giovanni Caudo – sulle opportunità che lo sviluppo della strategia rappresenterà per l’innovazione delle politiche ordinarie dell’amministrazione capitolina. Infine, cinque gruppi di lavoro paralleli su altrettanti temi - basi dati per le scelte urbane, pianificazione e gestione urbana per l’adattamento, resilienza comunitaria, ciclo delle acque e rischio idrogeologico, preservazione e accessibilità del patrimonio – hanno prodotto una prima agenda che potrete consultare su questa pagina.


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Il framework della resilienza proposta da 100 Resilient Cities

 

vai a: Roma resiliente vai a: I risultati dell'Agenda Setting workshop | Il framework della resilienza

 

Qui sotto il resilience framework proposto da 100 Resilient Cities a tutte le città che fanno parte del programma. Il framework è stato presentato e utilizzato all’Agenda Setting Workshop di Roma.

resilience framework


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