Direzione Edilizia

Aree militari (Archivio)

Il Comune di Roma, ai sensi dell’art. 58 comma 1 del Decreto-Legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito in legge 6 agosto 2008, n. 133, adotta il “Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili militari nella città di Roma”, quale Variante al Nuovo Piano Regolatore Generale che prevede la rimozione della destinazione di servizio pubblico e la conseguente attribuzione di una nuova destinazione urbanistica coerente con gli indirizzi di piano regolatore (Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 8 del 28/29 ottobre 2010).

Con l’adozione della nuova destinazione urbanistica da parte dell'Assemblea Capitolina, in parallelo al procedimento di approvazione della Variante, si avvia anche la progettazione urbanistica attuativa dei singoli compendi ovvero la definizione delle destinazioni d’uso e della configurazione plani-volumetrica dei singoli ambiti.

Nel corso della progettazione urbanistica attuativa troveranno spazio anche le istanze locali attraverso lo svolgimento del processo partecipativo di cui al “Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana” (Allegato A alla Delibera di C.C. n. 57 del 2 marzo 2006).

Trattandosi prevalentemente di beni vincolati ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, sarà necessario verificare con la Direzione Regionale ai BB.AA.CC. e le competenti Soprintendenze che gli scenari di trasformazione e valorizzazione risultino coerenti con le esigenze di salvaguardia dei beni oggetto di tutela.


L’iter di progettazione attuativa si concluderà contestualmente a quello di Variante con un’approvazione in sede di Conferenza di Servizi in conformità al PRG.


Al Comune di Roma, una volta valorizzati gli immobili, sarà riconosciuta una quota del ricavato tra il 10 e il 20 per cento.

 

I beni compresi nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili militari nella città di Roma sono quelli di cui al precedente Protocollo di Intesa, sottoscritto in data 4 giugno

2010.

 

Dati generali di riferimento per 15 immobili:

superficie complessiva ha 82,00
volumetria complessiva mc 1.500.000
Superficie Utile Lorda mq 500.000

 

Esiti
Dopo il periodo delle osservazioni, lo svolgimento dell’istruttoria tecnico-amministrativa di merito ed una prima formulazione delle controdeduzioni, il procedimento di approvazione del “Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili militari nella città di Roma”, subisce una serie di rallentamenti fino all’arresto definitivo, con l’emanazione della Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 54 del 6 agosto 2014 a) Revoca della deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 8 del 28/29 ottobre 2010 - b) Individuazione della zona di recupero del patrimonio edilizio esistente e dell’ambito per la formazione del Piano di Recupero ai sensi degli artt. 27 e 28 della L. n. 457/1978 dell’ex “Stabilimento militare materiali elettronici e di precisione” sito in Via Guido Reni – c) Indirizzi urbanistici prescrittivi per la successiva adozione del Piano di Recupero in variante al PRG vigente(Dec. G.C. del 27 dicembre 2013 n. 84).

Documenti scaricabili
Relazione generale illustrativa (f.to Pdf - Kb 62)
Tavola "Piano delle alienazioni e valorizzazioni degli immobili militari" (f.to Pdf - Mb 1,1)

Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 8 del 28/29 ottobre 2010 (f.to Pdf - Kb 120)
Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 54 del 6 agosto 2014 (f.to Pdf - Kb 105)


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Aree militariIl protocollo d’intesa tra il Ministero della Difesa, Roma Capitale e l'Agenzia del Demanio per la razionalizzazione e la valorizzazione di immobili militari presenti nel territorio comunale, siglato il 7 agosto 2014, consentirà all’Amministrazione capitolina di orientare, in modo condiviso con gli altri soggetti pubblici interessati, gli interventi di rigenerazione urbana degli gli immobili in questione, sia mediante l'attribuzione di nuove destinazioni d'uso private e pubbliche sia attraverso l'impiego degli oneri, ordinari e straordinari, derivanti dalla valorizzazione immobiliare.

A sua volta l’Amministrazione della difesa potrà razionalizzare e riorganizzare le proprie attività e proprietà avviando procedure finalizzate alla valorizzazione dei siti che si renderanno liberi a seguito della riallocazione delle funzioni, senza oneri a carico della Difesa, permutando  d'intesa con l'Agenzia del demanio, gli immobili valorizzati oppure restituendoli alla stessa Agenzia del demanio per recuperare risorse da destinare per le esigenze infrastrutturali ed alloggiative dell'Esercito e per operazioni finalizzate alla razionalizzazione degli spazi e al contenimento della spesa.

 

Tra i compiti dell’Agenzia del Demanio, in qualità di rappresentante della proprietà, vi sono la verifica della coerenza economica complessiva delle diverse alternative individuate, la definizione del valore degli immobili al termine del processo di valorizzazione, la verifica della correttezza delle eventuali operazioni di permuta e il conferimento degli immobili valorizzati ai fondi di investimento immobiliare previsti dalla L. 135/2012. Potrà altresì procedere con ulteriori operazioni di valorizzazione ed immissione sul mercato, prioritariamente finalizzate all'abbattimento del debito pubblico, con  operazioni finalizzate alla razionalizzazione degli spazi e al contenimento della spesa, al riutilizzo delle infrastrutture militari per garantire la migliore allocazione degli Uffici delle Amministrazioni dello Stato, con riduzione della spesa per locazioni passive.

 

Elenco degli immobili

Oggetto specifico del protocollo sono sei caserme, tutte dentro il Grande Raccordo Anulare e nella città consolidata, alcune anche in pieno centro storico:

1. Caserma “Ulivelli” in Via Trionfale 7400,

2. Caserma “Ruffo” in Via Tiburtina 780,

3. Caserma “Donato” - Materiali Genio in Via del Trullo 533,

4. Stabilimento trasmissioni di Viale Angelico 19,

5. Direzione Magazzini Commissariato in Via del Porto Fluviale,

6. Forte Boccea e area libera adiacente in Via di Boccea 251.


Il protocollo d’intesa ha la durata di un anno ma potrà essere rinnovato, per un periodo di eguale durata, in ragione dello stato d'avanzamento delle attività.



Responsabile del procedimento
Arch. Maurizio Geusa

Documenti scaricabili
Protocollo d'intesa tra Ministero della Difesa, Roma Capitale e Agenzia del Demanio - Agosto 2014 (f.to Pdf - Mb 4,55)


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cittapubblica-icoPer la prima volta Roma Capitale dispone di un censimento completo degli immobili e delle aree pubbliche, individuati e visualizzati su una mappa che comprende tutte proprietà del Demanio, di Roma Capitale, della Regione Lazio, della Provincia e di tutti gli altri enti e soggetti pubblici titolari di immobili, che siano terreni o edifici.


La Carta della Città Pubblica è stata messa a punto dal Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica di Roma Capitale in collaborazione col Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione e con il supporto di Risorse per Roma S.p.a.


Si tratta di uno strumento prezioso per la conoscenza e la gestione del territorio in cui sono stati localizzati e cartografati ad oggi 40.084 oggetti la cui estensione totale raggiunge i 33.762 ettari corrispondenti al 26,2 % dell’intero territorio comunale.

Di tali 33.762 ettari, la porzione in proprietà a Roma Capitale si attesta a 14.170 ettari pari al 41,97 % del totale del patrimonio pubblico censito, mentre il patrimonio immobiliare delle altre amministrazioni pubbliche (Stato, Regione ecc) raggiunge i 19.592 ettari corrispondenti al 58,03 % dell’intero patrimonio pubblico.


Uno degli obiettivi concreti del censimento, oltre alle occasioni di rigenerazione urbana, è utilizzare parte delle aree agricole acquisite a seguito delle compensazioni per creare occasioni di lavoro nel settore dell’agricoltura.

Tutti i dati sono disponibili sul Sistema Informativo Territoriale, attraverso un nuovo servizio web (WMS – Web Map Service), che sarà costantemente aggiornato, anche grazie alla predisposizione di protocolli di intesa e accordi con altre soggetti istituzionali per la condivisione dei servizi territoriali e l’interscambio dei dati.

A breve tale servizio sarà interrogabile on line dal sito di Roma Capitale; al momento è disponibile al pubblico alla Casa della Città presso il Dipartimento Patrimonio in via della Moletta 85 (06 6710 6286).

Al fine di aggiornare costantemente la Carta, si precisa:

1.    La Carta della Città Pubblica ha valore ricognitivo e quindi non certifica la proprietà;
2.    La Carta è stata redatta attingendo alle fonti messe a disposizione dai diversi soggetti;
3.    La Carta può essere arricchita, integrata e perfezionata anche con le osservazioni e segnalazioni da parte dei cittadini e delle associazioni;
4.    Le Osservazioni e segnalazioni potranno pervenire al seguente indirizzo:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


Responsabile del procedimento

Arch. Rossella Caputo


Documenti scaricabili

pdf  Presentazione (aggiornamento febbraio 2015)  (f.to Pdf - Mb 19,04)

pdf  Relazione illustrativa (aggiornamento dicembre 2016)  (f.to Pdf - Mb 8,22)

 

path  Carta della Città Pubblica di Roma Capitale - Elaborati

    (Aggiornamento dicembre 2016)
    31 fogli - Scala 1:10.000

 

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Data ultimo aggiornamento: 24 febbraio 2017


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