Viva Vittoria
Un caleidoscopio di colori inonderà il 10 marzo Piazza del Popolo, a Fermo, che sarà rivestita da centinaia di coperte in maglia e uncinetto realizzate da tante volontarie impegnate nel progetto 'Viva Vittoria' contro la violenza sulle donne.
“L’intento è condividere con il maggior numero possibile di donne l’idea che la violenza si può fermare cominciando da noi stesse, dalla consapevolezza che noi decidiamo della nostra vita” spiega Gloria, la nostra collega della UO Amministrativa che ha aderito all’iniziativa.
Fermo è il suo “posto del cuore”, di qui è originaria la sua famiglia, qui ha trascorso le sue vacanze di bambina e qui torna ancora tutte le estati.
Come strumento per concretizzare questo progetto è stato scelto il fare a maglia, metafora di creazione e sviluppo di se stesse. Alle volontarie è stato chiesto di realizzare quadrati di maglia lavorati ai ferri o all’uncinetto nelle dimensioni 50×50 cm. I quadrati sono stati poi cuciti con un filo rosso, espressione di unione e relazione, per formare coperte da 100×100 cm che, affiancate le une alle altre, rivestiranno la piazza e saranno poi vendute per raccogliere fondi a favore di Associazione BET Onlus, Comunità educativa Sant’Anna, On the Road Cooperativa Sociale, Sangrini Onlus per iniziative per il sostegno alle donna vittime di Violenza.
Una giornata dedicata alla sensibilizzazione, quindi, mediante un’Opera relazionale condivisa, un progetto iniziato a Brescia, e poi realizzato a Cremona, a Biella, a Palma di Montechiaro, a Villafranca, a Parma, e in ben 26 capoluoghi di Provincia tra cui anche Roma, che ha visto colorarsi Ponte Sant’Angelo e Lungotevere Castello a settembre del 2021.
Questo è uno spazio in cui segnalare iniziative promosse, auto-organizzate o da organizzare, o presentare progetti volti a migliore il processo di lavoro.
Come inviare le proposte:
Puoi farlo inviando un'e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro il giorno 15 di ogni mese per poterla pubblicare nella successiva uscita della newsletter.
Scampoli d’archivio... L'addestramento
Questo è lo spazio per un piccolo tuffo nel passato, un confronto con i nostri colleghi di “ieri” direttamente dai nostri archivi.
Allegati
Architetture inabitabili
Una cornice più che appropriata quella della Centrale Montemartini -stabilimento termoelettrico del 1912, riconvertito in museo nel 1997- per ospitare 150 fotografie, video storici e testi inediti su otto esempi di "architetture inabitabili" italiane. Luoghi iconici che segnano e connotano il territorio in cui si inseriscono, spazi disegnati per essere usati, frequentati, vissuti, ma mai abitati.
Come il Gazometro di Roma, splendido reperto di archeologia industriale che dista dalla Centrale poche centinaia di metri, o il Lingotto di Torino, che un tempo ospitava la fabbrica della FIAT, o il Cretto di Gibellina, di Alberto Burri, realizzato sulle macerie della città distrutta nel terremoto del Belice del 1968. E ancora il Memoriale Brion ad Altivole, progettato dall’architetto Carlo Scarpa, la Torre Branca a Milano, progettata da Giò Ponti, gli Ex Seccatoi di Città di Castello, che nel 1966 ospitarono i libri alluvionati di Firenze il campanile semisommerso di Curon, nel lago di Resia in Trentino-Alto Adige e a chiudere i Palmenti di Pietragalla, un'architettura rupestre composta da oltre duecento costruzioni disposte su diverse quote, un tempo utilizzate come laboratori per la produzione del vino.
Fotografie e filmati provengono in buona parte dall'Archivio Luce e da altri archivi di istituzioni prestigiose. Ma tra le immagini in mostra ci sono anche le foto di grandi autori italiani, come Gianni Berengo Gardin e Guido Guidi, e internazionali, fra cui Mark Power e Steve McCurry. Appositamente realizzati per la mostra sono gli scatti di Francesco Jodice e Silvia Camporesi, da cui è tratta anche la copertina di catalogo. Quest’ultimo, edito da Archivio Luce Cinecittà con Marsilio Arte, contiene testi inediti di otto scrittori, fra cui Edoardo Albinati, Gianni Biondillo e Tiziano Scarpa.
Centrale Montemartini
Via Ostiense 106
dal martedì alla domenica 9.00-19.00
fino al 5 maggio 2024