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 valco san paolo mplan

 

Documento di indirizzi alla progettazione

 

Deliberazione di Giunta Capitolina n. 59 del 7 marzo 2024 - Approvazione del Masterplan

 

Valco San Paolo è un quartiere strategico per il futuro della città di Roma poiché parte integrante della infrastruttura fluviale del lungotevere che a grande scala caratterizza il paesaggio urbano della Capitale.
In seguito al riconoscimento dei valori e delle fragilità dell’area di studio, la proposta del masterplan è stata sviluppata a partire dal concetto di Infrastruttura Verde, i cui contenuti sono descritti nel documento europeo “Agenda 2030”.

Nel masterplan sono stati identificati una serie di obiettivi e di sfide che impegneranno l’Amministrazione comunale nella configurazione - a breve, medio e lungo termine - di una infrastruttura ecologica efficiente, permeabile e resiliente, in modo da poter affrontare le sfide del futuro:
• Integrare la natura nel paesaggio costruito;
• Migliorare i servizi ambientali e culturali;
• Generare un ambiente confortevole;
• Produrre benefici per la popolazione.


Il masterplan definisce 4 fasi di trasformazione che, nel tempo, permetteranno di migliorare l’efficienza del paesaggio urbano.
La trasformazione graduale delle aree prevede il recupero degli spazi oggi occupati dalla mobilità carrabile, per zone pedonali e spazi vegetati: nelle prime 4 fasi grazie alla realizzazione di una pista ciclabile e al miglioramento del trasporto pubblico in bus si prevede la ridistribuzione e la riduzione dei parcheggi auto di un 20%. Ció permetterà di aumentare la superficie degli spazi pedonali (8%) e delle aree verdi (4%).


In particolare si prevede:
FASE 1
Via Pincherle – Via Volterra – Via Nistri – Largo San Leonardo Murialdo – Via della Vasca Navale – Via Corrado Segre – Via Macedonio Melloni
Miglioramento degli assi urbani con riduzione della carreggiata e incremento di aree verdi e pedonali.

FASE 2
Via dei Cocchieri – Parco Veratti – V. Volterra – V. Pisati – V. Veratti – Via N. Parravano – Lungotevere Dante
Integrazione di un camminamento pedonale protetto ed illuminato.
Parco e Largo Verratti
Riorganizzazione dello spazio pubblico (degli spazi funzionali alla natura ed alle persone).

FASE 3
Via della Vasca Navale – Via Mario Ageno – Vicolo Savini
Via Vasca Navale: Integrazione di una pista ciclabile e riorganizzazione dello spazio pubblico.

FASE 4
Lungotevere Dante
Riurbanizzazione integrale: adeguamento della mobilità carrabile, miglioramento dei percorsi di mobilità pedonale, integrazione di aree verdi con composizione strutturale delle specie vegetali.


Allegati:

Relazione tecnico-illustrativa  (file Pdf - 28 Mb)

Elaborati grafici (file Pdf - 42 Mb)

 

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Data ultimo aggiornamento: 18 marzo 2024

 microforeste

 

Il Dipartimento di Programmazione ed Attuazione Urbanistica di Roma Capitale ha sottoscritto l’accordo di collaborazione “Microforeste eco-pedagogiche per la città dei 15 minuti” con l’Università "La  Sapienza", l’Università della Tuscia e con la partecipazione dell’ISPRA, che si configura come una risposta basata sulla natura (NBS), micro e partecipata, all’obiettivo 11 dell’Agenda 2030: città e comunità sostenibili.


Per la prima volta, una città europea, una capitale come Roma investe strumenti e risorse per rinaturalizzare la città a partire dai quartieri, in quei luoghi dove il verde è carente o poco valorizzato per il suo potenziale reale, e lo fa attraverso il processo multilevel e la logica bottom-up sotteso al Programma di Rigenerazione “15 progetti per 15 Municipi per la città in 15 minuti” che vede come attori l’assessorato all’urbanistica di Roma Capitale, i tecnici della Direzione di Trasformazione Urbana del dipartimento PAU, i Municipi, e i team di progettazione chiamati a redigere i master plan e i progetti di rigenerazione degli spazi pubblici.


Una componente, centrale, replicabile e riconoscibile di questa opera multiforme di rigenerazione green-oriented è la Microforesta, una proposta elaborata dall’Università Sapienza a partire dal successo dell’esperienza pilota realizzata nel quartiere di San Lorenzo nel 2023.

La Microforesta è un progetto verde per la città dei 15 minuti quindi ne interpreta gli obiettivi portando la natura nei quartieri e soprattutto accrescendo la consapevolezza ambientalee la connessione con la natura a partire dai più piccoli, dai giovani: dalle nuove generazioni. Come? Costruendo una piccola riserva naturale di macchia mediterranea, resiliente al calore e alla siccità, capace di attrarre biodiversità, assorbire acqua, rilasciare umidità e filtrate i raggi nocivi.

Realizzare una microforesta significa introdurre nel paesaggio urbano, e nello spazio pubblico, una nuova componente diversa da un “aiuola” o un “giardino”. Si tratta di una “mini-riserva naturale” che può diventare uno spazio di “gioco scientifico”, una palestra di apprendimento, una finestra sul patrimonio naturale e soprattutto un’azione concreta per far capire ai giovani e giovanissimi che si può agire, subito, per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici in corso.


Ma la Microforesta è un progetto utile se è capace di mostrare quello che la natura può fare per noi e viceversa. Per questo i due aspetti scientifici e formativi sono fondamentali. 
Quindi la Microforesta viene concepita non solo come luogo di rinaturalizzazione della città ma come una stazione di raccolta dati sull’ambiente, urbano e vegetale, che utilizza gli alberi come sensori. Ovvero una sentinella ambientale di quartiere capace di raccogliere ed emettere informazioni in una modalità open access e attraverso una restituzione che ne ottimizzi la divulgazione a un pubblico misto, di non esperti. Anche ricorrendo a forme artistiche.

La chiave per accrescere la partecipazione al progetto è quella di considerare il pubblico a cui si riferisce non solo come il target di un processo di informazione ma come una risorsa che la produce con cui operare in partnership al fine di proiettare, soprattutto i giovani, nella dimensione dell’empowerment, risvegliando in loro l’urgenza e l’impegno di agire in favore dell’ambiente.
Studenti universitari, alunni degli Istituti Superiori e delle Scuole sono coinvolti in un percorso di training che si articola in “10 incontri su 10 temi” alla fine del quale la Microforesta, come un premio e una promessa di cambiamento, verrà finalmente realizzata.
Le materie coinvolte spaziano dall’urbanistica, alla botanica ambientale, all’idraulica, ai trasporti, alle “scienze dure” come fluidodinamica, elettronica e aerospaziale.


Gli incontri si tengono in ogni quartiere negli spazi verdi distanti +/- 15 minuti dalle scuole/licei, e sono finalizzati ad anticipare le attività di citizen science che consentiranno di testimoniare e monitorare l’evoluzione dell’ecosistema microforesta e i suoi effetti, regolativi e sociali, sul benessere dei ragazzi e dei fruitori degli spazi.
Alla fine del percorso verrà realizzata la Microforesta , tra la fine  del 2024 e l’inizio del 2025 quando il tempo sarà propizio. Le prime 5 Microforeste sono accolte nei Municipi III, IV, V, X, XV; le altre saranno realizzate tra il 2025 e il 2026.
Eppure il programma microforeste non termina con la realizzazione delle piccole foreste, ma prosegue nel tempo attraverso il monitoraggio svolto dagli stessi protagonisti attraverso la citizen science, un processo che si cura del futuro delle microforeste, dalla nascita, e ne segue lo sviluppo.


Questi in breve sono gli obiettivi delle Università e dell’ISPRA che sostengono il progetto; insieme hanno costituito una task force multidisciplinare sostenuta da docenti, ricercatori e studenti universitari. La comunità scientifica è chiamata a disegnare un cammino innovativo, umanistico e tecnologico, che sappia trasformare il sapere in un “gioco serio”, potenziando la qualità dell’esperienza personale dei giovani accrescendo il benessere eudémonico, alimentando emozioni positive, promuovendo il coinvolgimento e migliorando l’integrazione sociale e la connessione con la natura.

 

10 INCONTRI PER 10 TEMI

1. Rete verde nella città dei 15 minuti
Fabiola Fratini, Antonio Cappuccitti, Tullia Di Giacomo, Maria Vittoria Corazza, Università Sapienza DICEA

2. Ecosistema Microforesta
Bartolomeo Schirone, Alfredo Di Filippo, Università della Tuscia, DAFNE; Fabiola Fratini, Università Sapienza DICEA

3. L’albero, funzioni, salute e monitoraggio
Bartolomeo Schirone, Alfredo Di Filippo, Università della Tuscia, DAFNE

4. Microforesta e Specie di suoli
Paolo Viotti, Maurizio Barbieri, Roberto Valenti, Università Sapienza DICEA  

5. Microforesta-giardino della pioggia (ciclo dell’acqua, SUds)
Roberto Magini, Università Sapienza DICEA

6. Microforesta attrattore di biodiversità – Vita nel suolo
Carlo Jacomini, ISPRA

7. Microforesta attrattore di biodiversità - impollinatori
Giacomo Di Matteo, Arianna Giannini, Serena Cavallero, Sapienza

8. Microforesta clima-regolatore e il monitoraggio ambientale
Paolo Monti, Fabiola Fratini, stud., Federico Zona, Università Sapienza DICEA

9. Terapia della Microfresta; benessere e connessione con la natura
Matteo Giusti (Surrey University), Fabiola Fratini, stud., Flavia Migliorisi, Elisa Orlando, Sofia Tullo, Università Sapienza DICEA

10. Progettare la microforesta
Fabiola Fratini, stud., Elisa Orlando, Università Sapienza DICEA; Bartolomeo Schirone, Alfredo Di Filippo, Università della Tuscia, DAFNE.

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Data ultimo aggiornamento: 15 febbraio 2024

 labaro mplan web 1024

Documento di indirizzi alla progettazione 

Deliberazione di Giunta Capitolina n. 13 del 25 gennaio 2024 - Approvazione del Masterplan


Il Tevere, la topografia, i frammenti architettonici, costituiscono un insieme di rapporti invariati nella natura del suolo romano. La logica spaziale “inventata” da Piranesi nei rapporti fra le parti, indica una lettura della città di cui il Tevere è il primo custode: rivelatore delle rovine ma anche grande artefice della sparizione o riapparizione dell‘architettura e del suolo insediativo originario. I frammenti sono allo stesso tempo topografie, architetture, isole o isolati, il paesaggio del Tevere è la tela da cui tutto emerge Il progetto si sviluppa da questa prima analisi delle quote esondabili, che focalizza quali siano gli spazi aperti pubblici permeabili ma soprattutto disponibili a divenire un vero e proprio parco pubblico di connessione nord-sud dell’intera area. Il sistema cardo-decumano costituito dall’asse della 17ª Olimpiade e dal sottoviadotto Nervi divengono un parco inteso come luogo collettivo “pieno” di attività utili a rivitalizzare la vita del quartiere e come luogo privilegiato dello sport degli abitanti nelle sue molte forme possibili. La nuova topografia permetterà diversi playground, nuovi spazi aperti caratterizzati dall’acqua come la Piazza Palazzetto che restituisce all’edificio un ambito di rispetto orientato verso villa Glori, ma che sarà un luogo pienamente fruibile dai bambini e dalla collettività; il piccolo lago/piscina naturale con una parte di fitodepurazione reservoir per le piante, ma anche una palestra e un parcheggio sotto al viadotto stesso, una sala da ballo all’aperto per il tango vicino al tram-bar, nonché piste ciclabili e nuovi sentieri...

Se il quadrante a sud della 17ª Olimpiade è infatti già connotato dalla vitalità della città culturale contemporanea con il Maxxi e l’Auditorium, negli altri quadranti la funzione sportiva “light”, diffusa nel parco, a servizio della città ma anche dei quartieri residenziali adiacenti, può contribuire a ridefinirne l’identità profonda. Il Villaggio Olimpico ripensato in chiave di “città della salute e del benessere” corrisponde infatti alla vocazione dell’ intera area, è pienamente compatibile con la vita residenziale del quartiere e può rendere sostenibile economicamente la riqualificazione perché diviene anche progetto di welfare per le nuove attività da insediare.


Secondo un principio di flessibilità/adattabilità, il Master Plan si articola temporalmente in più interventi (3), a loro volta prefigurati secondo possibili varianti (3), che vedono lo spazio dei parcheggi divenire una risorsa per un processo partecipato più che un problema.
Nello SCENARIO 1, due strade ”doppie“ sotto al viadotto (via Belgio e via Norvegia) vengono eliminate aumentando lo spazio verde e razionalizzando l’area pavimentata del sottoviadotto in modo flessibile, che può essere utilizzata sia per eventi (mercati all aperto, etc.) che come parcheggi nel D-day.
Nello SCENARIO 2, mantenendo la sola via Belgio, si prevede il completamento dell’area a parco, da nord a sud nel quartiere. Le varianti dello scenario 2 prevedono inoltre:
- la possibilità di realizzare il laghetto e le attività ad esso connesse;
- alcuni spazi ipogei illuminati dall’alto, destinati all’attività sportiva (yoga, danza, centro di comunità...) che attivano il quadrante nord, connessi ad un parcheggio sotterraneo passante.


Allegati:

Tav. 1 -  Analisi urbana

Tav. 2 - Concept

Tav. 3 - Funzioni principali/elementi polarizzanti

Tav. 4 - Scenario 1 - Interventi previsti

Tav. 6 - Relazione

 

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Data ultimo aggiornamento: 12 febbraio 2024

 palmarola

 

Documento di indirizzi alla progettazione

 

Deliberazione di Giunta Capitolina n. 73 del 14 marzo 2024 - Approvazione del Masterplan

 

Il masterplan dell'ambito di Palmarola propone un progetto integrato di paesaggio che possa contribuire, oltre a potenziare la dotazione di servizi, alla riqualificazione del quartiere e, al contempo, ad innescare meccanismi virtuosi di identificazione per gli abitanti e di riconoscibilità di questa parte di città, sottolineando e rafforzando le precipue caratteristiche paesaggistiche, e sviluppando le potenzialità ambientali ed ecosistemiche intrinseche.


Il progetto prevede, quale principale elemento di discontinuità rispetto all’attuale situazione, il depotenziamento del traffico di attraversamento lungo Via di Casal del Marmo, che verrà dotato di marciapiedi e stalli di parcheggio, attraverso la realizzazione di un nuovo tracciato viario, avente lo scopo di drenare il traffico di attraversamento. La realizzazione di questo nuovo tracciato fornisce inoltre l’occasione per definire nuovi ambiti di sviluppo del sistema paesaggistico nella zona filtro che si verrà a determinare tra i due assi viari.


Queste aree intercluse definiranno una “zona cuscinetto” (buffer zone) atta ad ospitare i servizi della cui dotazione la zona è deficitaria ma, soprattutto, costituiranno il sistema degli accessi al parco agricolo, attraverso la realizzazione di spazi pubblici, luoghi d’incontro e per attività legate al tempo libero funzionali a costruire la connessione, oggi inesistente, tra l’area edificata e la campagna antistante. Tale zona cuscinetto svolgerà pertanto l’importante ruolo realizzare un nuovo sistema paesaggistico integrato.


Il progetto di tali aree ne prevede la riqualificazione ambientale e paesaggistica, come ad esempio prevedendo il ripristino ed il potenziamento del sistema naturale di ruscellamento superficiale, attraverso la realizzazione di “giardini della pioggia” (rain garden), canali di drenaggio naturale e zone umide stagionali con lo scopo di ridurre gli effetti degli eventi climatici estremi che il cambiamento climatico in atto sta sempre più spesso generando.
La zona filtro sarà caratterizzata da una dotazione arborea quantitativamente e qualitativamente significativa che contribuirà a migliorare le condizioni ambientali, costituendo un filtro ecologico tra il sistema viario principale e il tessuto edificato.


In prossimità del plesso scolastico verrà realizzato un intervento di “microforestazione urbana” che, oltre a migliorare le condizioni ambientali delle aree limitrofe, diverrà struttura educativa e di sensibilizzazione ecologica per gli studenti.

 

Allegati:


Relazione

Documentazione fotografica

Linea di indirizzi per la pianificazione attuativa

Tav. 1 - Inquadramento

Tav. 2 - Analisi

Tav. 3 - Linee strategiche

Tav. 4 - Polo civico

Tav. 5 - Piazza polivalente

Tav. 6 - Porta Palmarola

Tav. 7 - Profili, stralci, piante, viste

 

 

 

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Data ultimo aggiornamento: 28 marzo 2024

 prot int trastevere

Roma Capitale e il gruppo FS hanno siglato il 13 ottobre 2023 un protocollo d’intesa per definire interventi comuni nell’ambito della stazione Trastevere. L’accordo risponde alla necessità di coordinare i prossimi interventi previsti sull’intera area, attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro tra Gruppo FS/Comune di Roma e prevede interventi volti a realizzare un disegno complessivo e integrato necessario a riqualificare l’ambito della stazione ferroviaria come nodo trasportistico e polo di attrazione dei servizi, connessi e non, al viaggio.

L’accordo prevede, tra le altre cose, l’apertura di un secondo ingresso sul fronte sud della stazione, lato Marconi/ Piazzale della Radio attraverso la riapertura e il prolungamento del sottopasso che collega la parte retrostante la stazione con via Portuense. Questo intervento consentirà un aumento del bacino pedonale della stazione di quasi il 50% e permetterà la riqualificazione dell’area, la razionalizzazione degli spazi verdi e dei servizi al viaggiatore con la realizzazione di viabilità interna e di punti Kiss&ride.

Parallelamente, è in corso l’elaborazione di una proposta di variante urbanistica al vigente piano di assetto di Trastevere, Porto Fluviale e Quattroventi, per la quale FS Sistemi Urbani ha avviato anche una collaborazione con l’Università La Sapienza. Il programma prevede la redistribuzione delle funzioni private, il ridisegno dei pesi insediativi (insieme della popolazione esistente e di quella prevista) del Sub Comprensorio Trastevere, coerentemente con le rinnovate esigenze del contesto urbano. Tali operazioni sono necessarie per ottenere previsioni urbanistiche più coerenti con le attuali esigenze e con gli sviluppi futuri del quadrante urbano, oltre a favorire la creazione di una nuova infrastruttura per la mobilità e l’insediamento di nuove funzioni, a destinazione commerciale e ricettiva, a servizio del nuovo fronte sud di stazione.
Inoltre, in continuità con lo sviluppo del fronte sud di stazione, si prevede il recupero della linea ferroviaria dismessa e la realizzazione di un percorso ciclo-pedonale di collegamento con la stazione.
La stazione Trastevere diventerà così la cerniera del quadrante Gianicolense/Marconi.

Documenti scaricabili:
Stazione di Roma Trastevere - Presentazione del progetto per apertura di secondo fronte sud - Piazzale della Radio (f.to Pdf - 12,5 Mb)
Proposta di Deliberazione Approvazione Protocollo d'intesa Stazione Trastevere (f.to Pdf - 400 Kb)

 

Conferenza stampa di presentazione del Protocollo d'intesa - 13 ottobre 2023


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