Smarticipate - Il workshop di Roma - 9-11 maggio 2016

Si è tenuto a Roma nei giorni 9-11 maggio il workshop internazionale del progetto europeo SMARTICIPATE, nell’ambito del Programma Horizon 2020, che vede coinvolte le città di Roma, Amburgo e Londra nonché partner tecnico-scientifici quali il Fraunhofer Institute (capofila del progetto, Germania), l’AIT (Austrian Institute of Technology, Austria), ICLEI, Geoville Information System (Austria), University of West England (Regno Unito), We Love The City (Olanda), Wetransform (Germania).
Il progetto ha come obiettivo lo sviluppo di applicazioni tecnologiche che supporteranno il processo partecipativo dei cittadini e la creazione di open data alfine di disegnare un modello di governance integrato, migliorando i processi decisionali attraverso l’utilizzo delle ICT.
Smarticipate si propone di promuovere l’uso delle tecnologie dell’informazione per favorire la partecipazione dei cittadini nel processo decisionale della riqualificazione urbana. Prevede l’utilizzo di tecnologie web e smartphone (anche app), social media, rilevamento di posizione, e l'accesso a open data. L’obiettivo principale di Smarticipate è quello di rendere gli open data più facili da utilizzare da parte dei cittadini e di altri portatori di interesse (stakeholder).
Roma, Amburgo e Londra sono le tre città pilota in cui verranno effettuati i test delle tecnologie Smarticipate. I progetti pilota hanno come obiettivo l’identificazione di misure a costi contenuti per offrire informazioni agli abitanti e coinvolgerli nei processi di pianificazione e rigenerazione di quelle aree urbane che possono essere di loro interesse.
La legislazione europea in materia di Open Data stabilisce la necessità di rendere digitali le amministrazioni pubbliche locali. Le tecnologie Smarticipate contribuiranno a favorire a Roma la trasparenza amministrativa, la circolazione e lo scambio di informazioni e dati tra i diversi uffici nonché l’accelerazione del processo di digitalizzazione dei dati e di coinvolgimento dei cittadini nella riqualificazione urbana.
Questa esperienza di cooperazione europea, che si concluderà nel 2018, offrirà a Roma, Amburgo e Londra l’opportunità di sperimentare un nuovo modello di governance urbana trasferibile in altre città d’Europa.
Dopo un breve dibattito si è stabilito che Roma affronterà due scenari: il recupero della caserma Ulivelli, centrato sul tema del riutilizzo di edifici pubblici abbandonati, e lo sviluppo di aree verdi pubbliche attraverso l’agricoltura urbana, che vedrà il coinvolgimento del Municipio quale gestore di queste aree in quanto al di sotto di 5.000 mq.
I prossimi appuntamenti:
- 17 settembre 2016, “Hackathon” a Londra
- 8 ottobre 2016, Amburgo
- 5 novembre 2016, Roma – incontro consultativo con circa 100 portatori d’interesse tra professionisti, iniziative civiche, comunità, amministrazione e settore privato e col coinvolgimento di RETER, al fine di individuare le caratteristiche del processo partecipativo e dell’applicazione Smarticipate.
Si prevede che il primo prototipo sia pronto in 8-9 mesi.
Galleria fotografica
- I partecipanti al workshop presso la Casa della Città di Roma (10 maggio)
- L'intervento del prof. David Ludlow (University o West England - UWE)
- L'intervento di Stefano Simoncini (Reter)
- L'intervento di Nina Artioli (TSpoon per CityHound)
- L'illustrazione di uno degli scenari
- Andres Geerse (We Love The City - Rotterdam)
- La discussione sugli scenari, a cura di We Love The City
- La sessione di sintesi presso il Dipartimento PAU (11 maggio)
- L'intervento conclusivo di We Love The City (Andres Geerse - Marek Vogt)
- L'intervento conclusivo di David Ludlow (UWE)
- L'intervento conclusivo di Sean Carroll (ICLEI)
I partecipanti al workshop:
Lunedì 9 maggio
Mr David Ludlow, University of West England (Regno Unito)
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Rossella Caputo, architetto, coordinatore del progetto europeo per Roma Capitale
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Ing. Simona Bonamoneta, Dipartimento Innovazione Tecnologica, Roma
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Dott. Stanislao Picano, Dipartimento Patrimonio, Roma
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Arch. Marcello Seva, Risorse per Roma SpA
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Ing. Arianna Bertollini, Dipartimento Innovazione Tecnologica, Roma
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Ing. Fabio Nussio, Agenzia per la Mobilità, Roma
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Martedì 10 maggio
Dott. Stefano Simoncini, RETER
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Arch. Nina Artioli, T SPOON per CITY-HOUND
Sintesi dell'intervento
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Arch. Stefano Cassio, Dipartimento Patrimonio-Casa della Città, Roma
Sintesi dell'intervento
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Dott. Stefano Rollo, Dipartimento Patrimonio, Roma
Sintesi dell'intervento
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Presentazione
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Mr Andries Geerse, We Love The City (Olanda)
Sintesi dell'intervento
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Mr Marek Vogt, We Love The City (Olanda)
Sintesi dell'intervento
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Orti urbani - Uno studio di caso
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Caserma Ulivelli - Uno studio di caso
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Progetto Europeo "Smart Mature Resilience"

Il progetto "Smart Mature Resilience" promosso da diversi centri di ricerca europei –Università di Adger (Norvegia), Università di Strathclyde (Regno Unito), Università di Linkopings (Svezia), Iclei (Germania), Deutsches Institut für Normung (Germania)- in partenariato con sette città del continente -Kristiansand (Norvegia), Donostia-San Sebastiàn (Spagna), Glasgow (Regno Unito), Vejle (Danimarca), Bristol (Regno Unito), Roma Capitale, Riga (Lettonia)– è stato selezionato fra quelli vincitori nell’ambito di una Call del programma Horizon 2020.
Per Roma, che fa parte del network insieme ad altre città membre di 100 Resilient Cities, si tratta di un’ulteriore opportunità di rafforzamento del lavoro promosso da Roma Resiliente.
Horizon 2020 è il Programma Quadro dell’UE per la Ricerca e l’Innovazione, il più grande mai realizzato finora. Sono infatti stati messi a disposizione circa 80 miliardi di euro di finanziamenti per il settennio dal 2014 al 2020, ai quali si sommeranno ulteriori investimenti nazionali.
L’investimento in Ricerca e Innovazione è al centro della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva: il programma mira allo sviluppo di innovazioni che siano immediatamente trasferibili negli ambiti della vita economica e sociale –e quindi urbana– dell'Unione.
Questa spinta all'innovazione riguarda anche una delle sfide più rilevanti indicate dalle istituzioni europee, quella della resilienza. Horizon 2020 su questi temi ha previsto nuove linee di finanziamento. Il progetto Smart Mature Resilience –SMR, questo l’acronimo– s’inquadra all'interno della priorità d'investimento Horizon 2020, DRS-7-2014: “Disaster-resilience”, salvaguardia e sicurezza, lotta al cambio climatico e azioni operative per la resilienza.
SMR punta a sviluppare strumenti utili ai governi locali per accrescere la resilienza delle città rispetto alle sfide ambientali e sociali del ventunesimo secolo. L’attenzione, in particolare, è riservata all’elaborazione di indicatori che sostengano le città nella valutazione di quanto siano oggi effettivamente resilienti a queste sfide.
Per Roma Resiliente si tratta di una grande opportunità per rafforzare le azioni che si proporranno attraverso la costruzione di indicatori che possano valutarne l’efficacia e la pertinenza.
Approfondimenti:
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Progetto Europeo SMR - Il workshop di Roma

Le città europee devono affrontare un sempre più frequente numero di rischi e shock dovuti ai cambiamenti climatici, ma anche alle dinamiche sociali, quali il cambiamento demografico e l'invecchiamento della popolazione.
Dal 22 al 25 febbraio si è svolto a Roma il workshop internazionale del progetto europeo H2020 Smart Mature Resilience - SMR che vede la Città di Roma, attraverso la U.O. Riqualificazione di Ambito – Qualità (Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica, con il supporto della società in-house Risorse per Roma) partner di un consorzio di cui fanno parte Donostia-San Sebastian (Spagna), Bristol (Regno Unito), Glasgow (Regno Unito), Kristiansand (Norvegia), Riga (Lettonia) e Vejle (Danimarca).
Alle città si uniscono i partner scientifici: docenti e ricercatori altamente qualificati e impegnati sul tema della resilienza urbana, provenienti da illustri istituti quali ICLEI e DIN (Germania) e le Università di Tecnun della Navarra, capofila di progetto, (Spagna), Università di Agder (Norvegia), Linkoping (Svezia), e Glasgow-Strathclyde (Regno Unito).
SMR si propone di sostenere le città d’Europa nel diventare più resilienti alle sfide economiche, sociali e climatiche di un mondo sempre più globalizzato, turbolento ed imprevedibile.
Tutti i partner sono chiamati a sostenere le politiche e la valutazione dei rischi a favore della resilienza attraverso un progetto di cooperazione altamente innovativo finanziato dal Programma europeo Horizon 2020.
I temi centrali del workshop internazionale di Roma sono stati quelli della resilienza sociale, ossia la capacità di cui si devono necessariamente dotare le comunità urbane per adattarsi, riorganizzarsi e crescere in risposta a qualsiasi possibile crisi o emergenza.
Il primo giorno, nella prestigiosa sede di Palazzo Braschi, è stata presentata l’esperienza di Roma, grazie al fondamentale contributo di esperti attivi nella città e provenienti dalla Protezione Civile, dal Dipartimento Politiche Sociali di Roma, dal Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, dall’Università di Roma 3, dall’ENEA, dalle associazioni come Caritas e Comunità di S.Egidio. E’ stata una utile ed importante occasione in cui diversi uffici competenti in materia di resilienza si sono incontrati e hanno condiviso conoscenze e know-how in un contesto internazionale. Questo ha consentito di comprovare l’importanza di un progetto europeo di cooperazione quale Horizon 2020, il quale ha dimostrato di essere un’opportunità unica per promuovere scambi di esperienze e nuove sinergie per migliorare le politiche e le azioni delle città dell’Unione europea.
Il secondo giorno è stato l’occasione per un laboratorio coordinato dai rappresentanti dell’Università di Strathclyde: i circa 30 ospiti internazionali, insieme agli esperti romani coinvolti, lavorando in piccoli gruppi, hanno contribuito a sviluppare scenari condivisi, proiettati in tempo reale su uno schermo gigante, che mostrava i diversi rischi individuati, associati ai problemi sociali da affrontare nelle nostre città affinché esse possano essere resilienti; quali le conseguenze, quali politiche da implementare per mitigare i rischi, ecc.
Il terzo giorno si è svolto nella Casa della Città del Quartiere Ostiense, la “casa di vetro” dove si favoriscono il dialogo, il confronto e la comunicazione con i cittadini. I partner hanno lavorato insieme per mettere in luce quali sono le azioni e le politiche che le città hanno già attuato e/o hanno in programma di realizzare a proposito dei problemi della resilienza sociale, quali le capacità organizzative e competenze di cui dovrebbero dotarsi e quali gli ostacoli e le difficoltà da superare.
Il quarto giorno è stato il momento della valutazione del lavoro dei workshop svolti: i workshop hanno permesso di mettere in luce concetti condivisi della resilienza a livello europeo, sia in termini teorici sia pratici, ora attraverso l’integrazione delle esperienze scientifiche delle università coinvolte, ora attraverso quelle applicate e pratiche delle città partner; città queste che si sono messe in gioco confrontandosi su sfide e azioni future comuni.
Il prossimo appuntamento di laboratorio europeo è previsto in Norvegia a settembre.
English version
European cities are facing an increasing number of risks and shocks due to climate change and social dynamics, such as demographic change and aging of the population.
The International Workshop of the European project H2020 Smart Mature Resilience - SMR took place in Rome on 22-25 February 2016. The City of Rome, through the Unit Riqualificazione di Ambito – Qualità (Department of Urban Planning), and the support of the in-house company Risorse per Roma, is partner of the consortium which includes Donostia-San Sebastian (Spain), Bristol (UK), Glasgow (UK), Kristiansand (Norway), Riga (Latvia) and Vejle (Denmark).
The scientific partners of the project are: professors and highly qualified researchers committed to urban resilience from distinguished institutions such as ICLEI and DIN (Germany), the University of Tecnun of Navarra, the project leader, (Spain), University of Agder (Norway), Linkoping (Sweden), and Glasgow-Strathclyde (United Kingdom).
SMR aims to support European cities in becoming more resilient to the economic, social and climate challenges of an increasingly globalized, turbulent and unpredictable world.
All partners are called upon to support the policies and risk assessment in favor of resilience through a highly innovative cooperation project funded by the European Horizon 2020 program.
The core themes of the Rome International Workshop were related to social resilience, ie the necessary capacity of urban communities to adapt, reorganize themselves and grow in response to any possible crisis or emergency.
The first day, in the prestigious Palazzo Braschi, was dedicated to the presentation of the experience of Rome, thanks to the fundamental contribution of experts active in the city: the Civil Protection Office, the Department of Social Affairs of Rome, the Department of Epidemiology of the Lazio Region, the University of Roma 3, ENEA and associations such as Caritas and the Community of St. Egidio.
It was a useful and important occasion in which different offices competent in resilience shared knowledge and know-how in an international context. This allowed to demonstrate the importance of a European cooperation program such as Horizon 2020, which has proven to be a unique opportunity to promote the exchange of experience and new synergies to improve the policies and actions of the EU cities.
The second day was an opportunity for a coordinated laboratory by representatives of the University of Strathclyde: approximately 30 international guests, together with the Roman experts involved, working in small groups, helped to develop shared scenarios projected in real time on a screen which showed the different risks identified, associated with the social challenges faced by our cities in order to be resilient; the consequences; the policies to be implemented to mitigate the risks, etc.
The third day was held in the Casa della Città in the Ostiense district, the "glass house" where dialogue and communication with citizens are promoted. The partners worked together to bring to light what are the actions and policies that cities have already implemented and / or are planning to implement in terms of social resilience, which are the organizational skills and capacities to acquire and which are the obstacles and difficulties to overcome.
The fourth day was dedicated to the evaluation of the workshops held throughout the project: they have allowed to highlight shared concepts of resilience at European level, both in theoretical and practical terms, through the integration of the scientific experience of the universities involved and the experiences of the partner cities; cities which have put themselves on the line in facing common challenges and future actions.
The next European laboratory will take place next September in Norway.
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Roma, 28 giugno 2016
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Vincoli aeroportuali
Pubblicazione Mappe di vincolo di cui all’art. 707 del Codice della Navigazione
Come previsto dall'art. 707, comma 1°, del Codice della Navigazione e dal Regolamento per la Costruzione e l'Esercizio degli Aeroporti, l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (ENAC) ha individuato le zone da sottoporre a vincolo nelle aree limitrofe agli Aeroporti di Fiumicino "Leonardo Da Vinci" e di Roma Ciampino "G. Pastine", stabilendo le limitazioni relative agli ostacoli ed ai potenziali pericoli, al fine di garantire la sicurezza della navigazione aerea, conformemente alla normativa tecnica internazionale.
Le mappe di vincolo aeroportuale costituiscono uno strumento operativo essenziale per il governo del territorio e, così come esplicitato nella Relazione allegata, determinano in ogni punto l'elevazione o l'altezza massima raggiungibile da una costruzione nelle aree limitrofe agli aeroporti.
Inoltre, in aggiunta ai vincoli derivanti dal rispetto delle superfici di delimitazione degli ostacoli, le aree limitrofe all'aeroporto sono sottoposte a limitazioni anche in relazione ad alcune tipologie di attività o di costruzione, che possono costituire un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione aerea.
- Aeroporto di Ciampino "G. Pastine"
- Aeroporto di Fiumicino "Leonardo Da Vinci"